La notte scorsa è stato distrutto il presidio che gli operai della Yamaha di Lesmo avevano allestito durante la lotta delle scorse settimane. I sindacalisti questa mattina hanno trovato distrutti da ignoti le tende, i gazebo e gli striscioni che erano posti davanti all'azienda (fonte immagine).
Secondo il segretario della Fim-Cisl Brianza, Gigi Redaelli, ha parlato di "atto mirato contro i simboli della lotta sindacale". Sono state danneggiate persino le stufe servite a scaldare i lavoratori nelle notti del presidio. E' stata sottratta da un 'ufficio mobile' una cartella contenente tutta la documentazione della vertenza.
I vandali potrebbero essere rapidamente identificati grazie alle due telecamere di videosorveglianza poste sul piazzale dell'azienda.
I carabinieri hanno chiesto di esaminare la documentazione, mentre la Cisl ha annunciato un esposto formale alla magistratura perchè si aprano delle indagini sull'accaduto.
Nei giorni scorsi erano stati approvati, anche se inferiori alle aspettative, i termini dell'accordo raggiunto con l'azienda al ministero del Lavoro, che prevede due anni di cassa integrazione speciale per i 47 operai e un anno per i 19 dipendenti del settore commerciale. Nel corso delle proteste i lavoratori erano anche saliti sul tetto, come stanno facendo ora quelli della Maflow di Trezzano.