Che la zona avesse dei gravi problemi relativi al degrado e alla sicurezza, specie nelle ore notturne, non è una notizia recente. Il fatto che l'esasperazione di residenti e commercianti di corso Buenos Aires sia montata oltre i livelli di sopportazione consentita, invece, è cosa degli ultimi giorni.
La presenza di quei quindici africani senza tetto che stazionano in galleria Buenos Aires, come segnala Repubblica, ha portato mercoledì scorso i residenti di via Masera a optare per la forza.
Anche se dai controlli della polizia è emerso che gli africani hanno tutti documenti regolari e permessi di soggiorno "per ragioni umanitarie", alcuni cittadini che abitano in quel perimetro sono scesi in strada alle 23 imbastendo una sorta di ronda di quartiere e si sono messi a chiacchierare in capannello, occupando lo spazio dove ogni notte vengono gettati i cartoni e i sacchi a pelo.
Molto dirette le esternazioni del portavoce del comitato di via Masera: "Non siamo razzisti e con i clochard che dormono qui da anni non abbiamo mai avuto problemi ma di questi non ne possiamo più. Il Comune deve trovare loro una sistemazione dignitosa e liberarci così dagli schiamazzi e dalla vista di escrementi sui marciapiedi e sesso consumato in strada".
Non bastasse, dopo questa "discesa in campo" spunta anche un volantino shock che annuncia una manifestazione prevista per mercoledì dove residenti e commercianti della zona interessata chiederanno "l'intervento del sindaco e del prefetto", prima che qualcuno "decida di risolvere il problema con quattro bastoni".
Al "presidio per la sicurezza" di mercoledì prossimo, alle 11 in corso Buenos Aires 36, ci saranno anche esponenti politici e dei partiti: dalla Lega al Pdl, fino alla lista Ferrante, all'opposizione a Palazzo Marino.
Il vicesindaco De Corato non è, però, per nulla d'accordo: "I problemi non si risolvono con la piazza la presenza dei senzatetto molesti si impedisce solo chiudendo la galleria Buenos Aires di notte. Siamo disposti autorizzare i lavori per installare una cancellata a scomparsa anche subito".
Bisognerebbe solo convincere i condòmini della galleria che dovranno accollarsi le spese dei lavori, dal momento in cui la galleria è privata.
(foto da repubblica.it)