La scuola ultimamente fa acqua da tutte le parti. E non solo in senso figurato, visti i fiumi di folla in protesta che quest'anno hanno invaso piazze e strade e che anche stamattina hanno fatto sentire la loro voce al corteo di scuola e metalmeccanici partito da piazza Cairoli contro tagli, crisi e licenziamenti.
Le falle del sistema scolastico, come riporta il sito di Repubblica, riguardano anche gli edifici: allagamenti, scale pericolanti, crepe nei muri. L'acqua che si infiltra attraverso i tetti, l'acqua che sgretola calcinacci che a loro volta precipitano sui banchi delle aule, l'acqua delle fognature che ristagna e che rende gli ambienti maleodoranti.
Ad esempio il disagio è evidente nella scuola materna di via Barabino dove il seminterrato si allaga ogni volta che piove e dove, addirittura, i pannelli di amianto che stanno all'ingresso non sono stati ancora bonificati. E poi, di conseguenza, i topi quali ospiti indesiderati a far compagnia durante le lezioni. Per non parlare di pavimenti sollevati in cui i ragazzi rischiano continuamente di inciampare, come accade da tempo alla scuola di via Ariberto.
Il Comune di Milano ha ricevuto un mare di lettere di protesta da parte di genitori di alunni di materne, elementari e medie ma anche da parte del corpo docente. Il coro che lancia l'allarme sulla situazione preoccupante in cui versa lo stato di incuria e di effettiva pericolosità delle strutture scolastiche non ha nessuna intenzione di rimanere inascoltato. Alla base di tutto c'è la lamentela sui ritardi negli interventi da parte del Comune, gare d'appalto che durano anni, lavori che partono ma che rimangono incompiuti. Costringendo i ragazzi a stare tra i banchi in condizioni di disagio e di precarietà.
Nonostante anche il Pd si sia fatto sentire sull'argomento, presentando in Comune un dossier dove sono state segnalate tutte le inefficienze dell'amministrazione nella gestione degli interventi di manutenzione delle scuole, Palazzo Marino ha risposto dichiarando di aver già destinato 30 milioni di euro – di cui sette disponibili da dicembre – per l'impermeabilizzazione delle coperture degli edifici scolastici.
Gli stanziamenti, in effetti, ci sono stati. Purtroppo, però, i lavori iniziati sono rimasti letteralmente sospesi nel vuoto e le operazioni di bonifica e di ristrutturazione si sono tristemente arenati, lasciando studenti e insegnanti a bocca asciutta ma con i piedi…a mollo.
(foto scuolamagazine.it )
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