All'istituto comprensivo Mauri di Pessano con Bornago ci sono alcuni bambini a diguno a pranzo: questo perchè è stato sospeso il servizio mensa per i figli di chi non paga le rette (fonte immagine). E quindi tutti a digiuno.
Le famiglie "morose" sarebbero 432. Molti hanno perso il lavoro e moltissimi sono gli stranieri (ci sono anche alcuni rom che vivono in un campo autorizzato). Il preside Felice Menna lamenta che se non vengono pagati i pasti "ora non sappiamo più come dare da mangiare agli alunni" e parla di "una discriminazione inaccettabile e offensiva", mentre l'assessore all'Istruzione Monica Meroni dice che "non possiamo farci carico dei disagi di tutte le famiglie. E non sarebbe giusto aumentare la retta a chi già paga".
I bambini che non mangiano per ora sono 34 e sono quelli che sono più in ritardo con il pagamento. "E il rischio è che anche a tutti gli altri sia, a breve, vietata la mensa. È assurdo".
Si parla di un buco da 78 mila euro e la società che fornisce il servizio mensa sollecita i pagamenti. Senza risultato perchè i genitori non hanno soldi. Per cui chi può torna a casa per pranzo ma una quindicina di alunni che non può farlo rimane a scuola. A digiuno.
Gli insegnanti hanno deciso di rinunciare al loro pasto per darlo ai bambini, ma la situazione con il tempo rischia di peggiorare. Da un lato si spera che i genitori riescano a trovare anche pochi soldi per pagare il servizio, mentre al Comune si chiede di fare un passo indietro.
L'assessore però spiega che non è possibile coprire il debito solo con le casse comunali. Il sindaco, Giuseppe Caridi, sostiene che "le regole sono regole e le famiglie vanno responsabilizzate: non pagano da anni sapendo che qualcuno lo farà al posto loro, adesso basta".
Alcuni genitori sono ricorsi a rate e aiuti comunali, mentre altri, non avendo la residenza, non hanno diritto a questi aiuti come spiega sempre Menna
"Gli stranieri non riescono a pagare perché non hanno aiuti, non avendo qui la residenza"
Il comitato dei genitori, presieduto da Simona Villani, ha scritto una lettera già qualche settimana fa per risolvere questa incresciosa situazione (qui il testo completo)
"[…]considereremmo una gravissima lesione dei diritti dell'infanzia la decisione di questa amministrazione di voler sospendere il servizio mensa che tradotto significa di fatto 'far ricadere sui figli le colpe dei padri'"
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