Stavolta non si tratta di un albergo clandestino, come quello scoperto qualche giorno fa in zona MacMahon ( e quello scoperto anche qualche mese fa), ma di una specie di bed and breakfast. Sempre clandestino ovviamente. E sempre gestito da cinesi.
Da fuori questo negozio di via Aleardi sembrava un internet point ma in realtà la polizia ha scoperto che funzionava come un vero e proprio bed and breakfast: di notte cittadini cinesi, tra cui anche degli irregolari, potevano rimanere a dormire e anche cucinare pasti caldi. Prezzi modici si intende.
Il dormitorio è stato scoperto dalla polizia mercoledì sera poco prima di mezzanotte su segnalazione di alcuni cittadini e sono stati scoperti una trentina di cinesi tutti uomini tra i 18 e i 45 anni che usavano le poltroncine delle postazioni (nel negozio ce ne erano un'ottantina) come letti.
Sembra che questo trucco sia stato scoperto già altre volte a Chinatown e quando la polizia ha fatto irruzione alcuni stavano già dormendo nel seminterrato.A fianco avevano bagagli pieni di indumenti e oggetti personali.
In cassa sono state trovate tre mazzette di denaro per circa 2mila euro. I residenti si sono insospettiti dopo che si erano accorti che l'internet point rimaneva aperto anche in orari non usuali.
Nel cortile dello stabile in un locale separato la polizia ha anche trovato scorte di cibo liofilizzato conservato in grosse scatole di cartone e un bollitore in un angolo. Presumibilmente questo era il cibo destinato agli "ospiti".
Un cinese di 18 anni era il gestore ed è scattata la denuncia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il titolare invece è irreperibile ed è scattata la denuncia a piede libero.