E' una linea telefonica un po' ballerina quella che ci mette in contatto con Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, raggiunto in viaggio verso Verona dove – assieme alla sua band – andrà a parlare del nuovissimo doppio dvd 'Io Non Tremo' che fa il paio con quel 'Lasciatevi Infettare' uscito un paio di mesi fa.
Manuel è sbattuto e contento allo stesso tempo. 'Io Non Tremo', infatti, ha esordito al primo posto della classifica italiana (categoria dvd musicali) e gli stessi Afterhours lo presenteranno nuovamente questo sabato (26 maggio, ore 18) presso la Fnac di Milano.
“Sono abbastanza stanco – mi confida lui – dato che in questo periodo stiamo anche provando del materiale nuovo e la mente è assorbita principalmente da tutto ciò… Ma non mi lamento: sempre meglio che lavorare in miniera, no?”. Pungente ed acuto come al solito, lasciamoci travolgere ancora una volta dall'Agnelli-pensiero.
Due doppi dvd retrospettivi per un totale di circa otto ore (!!!) di Afterhours: è innegabile che il vostro 2007 passerà alla storia come un anno sabbatico…
“Mica tanto sabbatico… A volte le cose succedono e basta; e così un anno che, in partenza, doveva essere perso si è tramutato in un diluvio di eventi per il gruppo: il successo di questi dvd, il nostro secondo tour americano che è andato benissimo, il lavoro per il nuovo album che procede a gonfie vele… Insomma, non è ancora tempo per riposare”.
C'è una correlazione tra i titoli dei due lavori 'Lasciatevi Infettare' e 'Io Non Tremo'?
“Sono entrambi rappresentativi per i due distinti periodi che volevamo inquadrare. 'Lasciatevi Infettare' era un vecchio slogan coniato dalla nostra vecchia etichetta (la storica Vox Pop, Ndr) per il lancio di 'Germi', il primo LP in italiano della band: a distanza di anni ci sembrava ancora simpatico e provocatorio come titolo, in pieno spirito-Afterhours. 'Io Non Tremo', invece, è una frase che il nostro pubblico ha imparato ad amare, soprattutto durante i concerti. Ci sembrava evocativo per descrivere i nostri ultimi dieci anni…”.
Scommetto che c'è stato un lavoro mastodontico prima di arrivare al risultato finale…
“Sì, è stata una gran fatica! Anche perché non abbiamo aggiunto materiale ad uno scheletro di partenza ma, poco alla volta, abbiamo scolpito la nostra opera attingendo a qualcosa come diciotto ore di interviste… E, credimi, spesso abbiamo lavorato di accetta, altrimenti sarebbe potuto venir fuori un documentario ancora più lungo…”.
C'è stato un esempio nobile a cui vi siete ispirati? Che so, le celebri 'Anthology' dei Beatles, ad esempio…
“Beh, i Beatles c'entrano sempre quando si ha a che fare con operazioni del genere: il loro è stato il 'Documentario' definitivo per eccellenza, soprattutto per la seriosità filologica dell'intera operazione. Anche noi volevamo dei filmati in cui si scavasse a fondo nella storia degli Afterhours e dove non ci fosse solo il gruppo a raccontare barzellette o aneddoti divertenti… Certi ricostruzioni del punk o del post-punk, uscite nei primi anni Ottanta, ci sono state molto utili in quel senso”.
I libretti dei dvd sembrano essere molto auto-celebrativi per voi… O sbaglio?
“Ti riferisci a tutta quella sfilza di recensioni dedicate agli Afterhours? Beh, in 'Lasciatevi Infettare' le abbiamo incluse come una sorta di omaggio per tutti quei giornalisti che, quindici anni fa, hanno iniziato a scrivere su di noi quando il resto del mondo non ci cagava nemmeno di striscio… Chissà che fine hanno fatto molte di quelle firme… Le 'rece' in lingua straniera di 'Io Non Tremo', invece, ci sapevano di cosa simpatica. Cioè, hai presente leggere tutti quei commenti (anche negativi) in islandese, danese o tedesco su questa rock-band di Milano… Sono belle testimonianze perché simboleggiano che qualcosa all'estero siamo riusciti a combinarla pure noi. Quegli articoli sono un dato di fatto”.
A concerti come state messi?
“A luglio ci fermeremo definitivamente per iniziare a lavorare sul nuovo disco ma prima vorremmo toglierci ancora qualche soddisfazione. Sabato saremo in concerto assieme ai Linea 77 per un'iniziativa promossa da MySpace, uno strumento che reputo molto utile per la musica del terzo millennio, e poi suoneremo ancora in qualche festival qua e là. Giusto per provare qualche brano inedito dal vivo e vedere la reazione del pubblico…”.
Ultima domanda: il nuovo album degli Afterhours riuscirà ad essere nei negozi entro la fine del 2007?
“Penso proprio di no. A settembre saremo impegnati in un piccolo tour europeo e forse, tra novembre e dicembre, torneremo nuovamente in America per altre date. In mezzo a questi impegni ci sarà da preparare con cura l'uscita del successore di 'Ballate Per Piccole Iene' e quindi credo che il 2008 farà molto di più al caso nostro per il lancio del nuovo CD… E poi, perdonami, ma vorremmo anche noi levarci un po' dalle scatole. Giusto per respirare un pochino…”.