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Inaugurazione il 20 febbraio della metro ad Assago

Metropolitana Assago

I servizi della metropolitana che nella città di Milano sono coordinati da Atm sono spesso oggetto di critiche per la qualità dei viaggi che i pendolari sono costretti a sopportare, ma nonostante questo i vertici dell’azienda cercano comunque di impegnarsi per dare un servizio il più possibile efficiente e che vedrà anche un numero maggiore di zone che saranno servite.

Per il prossimo 20 febbraio è quindi prevista l’inaugurazione della nuova stazione della metropolitana che sarà presente sulla linea verde e che porterà il capolinea non più a Famagosta, come accade ora, ma ad Assago in modo tale da poter venire incontro alle esigenze di chi lavora nella zona di MilanoFiori particolarmente ricca di industrie. Fino a qualche tempo fa, però, non era possibile dare una data precisa per l’accesso alla nuova fermata e questo aveva indispettito anche l’assessore ai Traporti della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, che aveva richiesto di effettuare il prima possibile i collaudi necessari visto che si trattava di un progetto che veniva rimandato ormai da troppo tempo.

I piani iniziali prevedevano l’inizio delle corse enl tratto Famagosta – Assago previsto per lo scorso 23 gennaio, ma a causa di alcuni problemi tecnici e di alcuni problemi economici si è stati costretti a optare per il rinvio. Un’altra data importante sarà quindi quella dell’11 febbraio in cui è in programma la riunione dei membri che si occupano di verificare lo stato dell’agibilità del convoglio, mentre tra il 12 e il 19 febbraio, ovvero fino alla vigilia dell’inaugurazione, si faranno tutte le verifiche necessarie per evitare che quando le corse saranno a pieno regime possano esserci degli incidenti e per questo i test verranno realizzati senza alcuna persona a bordo.

La soddisfazione per i risultato raggiunto è ovviamente presente in tutte le persone coinvolte, anche se il presidente Atm, Elio Catania, ha fatto il “mea culpa” per l’organizzazione che ha coordinato i lavori visto che il progetto era in piedi ormai da otto anni, un periodo giudicato ovviamente troppo lungo per un prolungamento della tratta inferiore ai cinque chilometri e per questo una situazione del genere dovrà essere un monito importante per evitare che si ripeta nuovamente.

Immagine tratta dal sito www.cronacamilano.it

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