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Guarin all'Inter, la polizia di El Salvador mi ferma in aeroporto

Fredy Guarin arriva all’Inter: è questo il ‘colpo di mercato’ dei nerazzurri, mentre il sottoscritto vagava disperso per diversi Paesi dell’America Centrale, con la spiacevole sensazione di ‘non riuscire a uscirne’

Poche righe da un volo partito da El Salvador, poco dopo un curioso incontro con un ufficiale della polizia locale che mi guardava storto. E’ magro, lentigginoso, squallido. Mi si avvicina, mi fa vedere il distintivo e mi fa desiderare di essere a milioni di miglia distante dal posto dove hanno girato Jurassic Park. Balbetto, tremo, sudo come una bestia, cerco di rispondere al meglio alle sue domande, il tutto mentre in Colombia, dove mi trovavo poche ore prima, i giornali titolavano che Fredy Guarin sarebbe passato all’Inter.

Questo non solo per farvi partecipi del mio viaggio, ma anche per darvi anche solo una minima parte della drammatica serie di eventi da me vissuti negli ultimi due giorni, con voli persi e ripresi, con rientri e connessioni sfumate all’ultimo minuto, il tutto per colpa di una compagnia aerea, la Copa Airlines, che vale nel campo dell’aviazione quanto Panama (di cui porta la bandiera) nel calcio.

Dieci voli in otto giorni, cinque in due per uno dei ‘piani di rientro’ più pazzeschi e incredibili della storia. Il tutto, appunto, mentre Guarin va a rinforzare la truppa di latinoamericani a disposizione di Claudio Ranieri. Pare che il ragazzo, secondo almeno quanto scrive “El Tiempo”, stia già facendo le visite mediche. Ma a me, dopo dieci voli in cinque giorni, le visite mediche chi le farà? (foto infophoto)

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