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Milano Rossoblù verso la Russia: non stiamo volando troppo alti?

L’hockey italiano da sempre ha avuto in Milano il suo avantreno, nel bene o nel male. L’operazione del Milano Rossoblù, cercare di entrare nella potente Kontinental Hockey League, lascia però qualche dubbio sulle reali capacità del nostro movimento

Diciamolo subito: parlare dell’hockey bisogna, e bisogna farlo non solo quando qualcuno picchia qualcun altro. Sebbene gli episodi spiacevoli non vadano sottaciuti resta il fatto che Milano, ancora una volta, rappresenta il traino e l’unica speranza, in Italia, per vedere, nell’ambito di questo sport, qualcosa di intelligente, alternativo e propositivo. Da qui alle certezze però ce ne passa.

La speranza di vedere lo spettacolo della Kontinental Hockey League, in pratica i rubli (o dollari) russi investiti da queste parti si mischia con il timore della necessità di dover sempre fare il ‘passo lungo’ per continuare ad esistere. Mi spiego: vorrei che la Milano hockeistica camminasse sulle sue gambe sull’onda di un movimento reale, e non dei soliti encomiabili mille o millecinquecento che riempiono l’Agorà. Forse sbaglio, forse i miei sogni sono ancora quelli dei derby tra Saima, Devils e Varese, quando alle partite ci andavano in quattromila perché ci credevano, e non c’era bisogno di tirare in ballo il Neftochimik, il Metallurg, il Gorki, il KGB o kiccazz…

Mi preoccupa l’ansia da successo di Milano. Mi preoccupa perché va oltre l’evento sportivo. La società Milano Rossoblù sta facendo le stesse splendide operazioni, in campo di immagine, comunicazione e marketing, che fecero anche i Milano Vipers. Applausi da una parte, applausi dall’altra. Ai Vipers però andò male, e io ho paura… Fra l’altro, in questo Milano giocano anche un nugolo di ‘cavallini’ cresciuti sotto l’ombra della Madonnina. Insomma, ci piace. Cioè, mi piace, ma dovrebbe piacere anche a voi. Dovrebbe piacervi così tanto da non dover aspettare il Neftochimik o il Lokomotiv o il Cantieri Navali Mosca per andare a vederlo. Anche una simpatica partita con il Caldaro può valere ampiamente la pena. Anche perché la squadra di Massimo Da Rin è seconda in Serie A2 ad appena quattro punti dall’Egna, dopo il 7-3 esterno rifilato poche ore fa al Gardena. Il prossimo appuntamento interno dei rossoblù è fissato all’Agorà mercoledì prossimo, 25 gennaio (ingaggio d’inizio alle ore 20.30) contro l’EV Bozen. Andarci pare così brutto? (foto: infophoto)

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