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La Schiavone si vendica, l'Italia vince

Forse non ci rendiamo conto di quanto sia importante per la nostra immagine, di sportivi e di italiani, questa Nazionale azzurra femminile di tennis. Che gioca e che vince. L’unico suo peccato, forse è proprio questo. Vince sempre. Quando perderà, si parlerà di delusione e si affiderann colpe, ignorando, da buoni italiani, che la sconfitta è una componente dello sport. A ogni modo l’Italia in rosa ha colto un altro importante successo, superando per 4-1 l’Australia nella sfida giocata a casa sua, al “Domain Tennis Centre” di Hobart (cemento), in Tasmania, e valida per il primo turno della Federation Cup 2011. Ora, in semifinale, il 16 e 17 aprile, l’Italia affronterà la vincente di Russia-Francia. Con le russe si giocherebbe in trasferta, con le francesi in casa.

Punto fondamentale quello conquistato da Francesca Schiavone, che ha sconfitto per 7-6 (1), 3-6, 7-5 in due ore e 44 minuti Samantha Stosur. La milanese ritrovava l’avversaria che aveva sconfitto nella storica finale vinta al Roland Garros. Primo set nel segno dell’equilibrio. Perfetto invece il tie-break giocato da Francesca: subito 4-0, poi 7-1. Nel secondo set Francesca ha pagato due brutti errori di diritto nel quarto game: break dell’australiana e 3-1. Sotto 5-3 la solita sospensione per pioggia. Al rientro in campo la Stosur ha servito e chiuso 6-3 dopo essere stata sotto 15-30. Nella terza e decisiva partita l’azzurra ha annullato cinque palle break sull’1-1 (ha commesso anche due doppi falli ai vantaggi), poi in vantaggio 5-4 ha avuto tre match point (15-40 e vantaggio): sul terzo Francesca ha risposto con un gran diritto che ha costretto all’errore la Stosur.
Per l’italiana 10 palle break annullate su 11 e servizio che ha funzionato al meglio. Grazie alla vittoria di oggi la trentenne milanese ha eguagliato il record di vittorie in singolare di Fed Cup che appartiene a Silvia Farina: 21 successi (Flavia Pennetta segue a quota 20).
“Quando esprimo il mio gioco tutto cambia – racconta l’azzurra ripensando all’incontro di ieri in cui pure era in vantaggio di un set e aveva avuto nel secondo la palla del tre a zero – se gioco come so per la mia avversaria diventa difficile. Oggi non le ho dato la possibilità di entrare nel campo, le ho variato gioco e velocità. Soprattutto sono stata aggressiva”. Poi ritorna sulle palle break annullate: “Penso che Sam in quelle occasioni abbia reso un po’ meno bene. Io invece le mie le ho giocato bene, è stata lei ad annullarle con dei grandi colpi. Nell’ultimo game, d’accordo con Corrado, ho deciso di giocare di potenza senza aspettare. E’ stata la scelta giusta”. Infine sulla squadra: “Siamo un grandissimo gruppo e lo abbiamo confermato anche qui in Australia in una trasferta molto difficile”.
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