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Vecchio Milan, era meglio quando si stava peggio…

Due autostrade parallele che non si toccano e non convergono. La storia di Inter e Milan per questa stagione appare già segnata prima ancora di cominciare, ed è questa la cosa che probabilmente fa più male al tifoso rossonero. Avere perso in partenza. La stessa ridicola Inter degli anni '90, quella delle fanfaronate estive, quella del famoso scudetto 'sotto l'ombrellone', dimostrava e vagheggiava di crederci almeno all'inizio. Ricordo ancora quando, alla prima giornata di campionato, in caso di vittoria, il tifoso nerazzurro medio parlava di 'Inter prima in classifica' (!). Scene di una Milano d'altri tempi, di una bacheca vuota e di un'altra che si riempiva a dismisura traboccando di premi e trofei frutto di intelligente programmazione e scout che vedevano lungo (Van Basten e Gullit arrivarono più fra la curiosità generale che tra osanna di certezze). Ora al tifoso milanista non resta che cercare di capire in quale competizione l'Inter sarà meno affannata a 'vincere tutto', magari concedendosi un 'riposino' e mettendo in campo le seconde linee, augurandosi che il Milan non tratti la Coppa Italia come 'coppetta', perché questo il club di via Turati non può più permetterselo. Purtroppo la pantomima milanista va avanti ormai da troppo tempo e le vie di uscita non sembrano essere a portata di mano, se non con un cambio di presidenza che però null'altro sarebbe se non un salto nel buio ancora più rischioso. Attorno a questo sembrano semplici suppellettili fatte giusto per riempire i giornali le notizie legate al futuro di Mario Balotelli o l'eventuale arrivo di Zlatan Ibrahimovic (che per fortuna non ci sarà) al Milan. Quello attuale vissuto dai rossoneri è il periodo storico peggiore dai tempi della Serie B: la categoria è certamente diversa, ma almeno allora non c'era l'aspetto più insopportabile (per i milanisti) ovvero vedere dominare l'Inter in Italia e ora anche in Europa. Allora il calcio italiano seppe esaltarsi in un 1982 condito dalla vittoria mondiale, ma fino ad allora il fenomeno pallone era ben lontano da quello che monopolizza la vita sociale di oggi.
E dall'altra parte? Niente, tutto tranquillo, prima si vinceva stando sulle palle di tutti perché si aveva Mourinho, ora si vincerà stando sulle palle di tutti malgrado si abbia una persona amabile come Benitez. 3 Post correlati Hockey Milano Rossoblu: natale al palazzo! World Football Show: una ‘prima volta’ davvero come si deve Pallacanestro Milano, Urania ed Ebro, la Serie C del basket parla milanese World Football Show: i campioni del mondo nella prevenzione sportiva “

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