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Cambiasso, Balotelli e Ibrahimovic, tre attori perfetti per la passerella nerazzurra

Non so più cosa dire dell’Inter. Mi aiutate voi? Dopo averne glorificato le gesta nel campionato nazionale, dopo averla inchiodata per l’eliminazione europea, dopo averne esaltato la forza nettamente superiore rispetto al lotto delle contendenti della Serie A e averne ‘sedato’ gli istinti un po’ troppo burleschi di ‘Mister Buster Keaton’ José Mourinho oltre che di alcuni altri bellimbusti di Via Durini, davvero su Inter-Siena non so cosa dire. La festa era già fatta, piccolo sgarro che il Milan si è voluto riservare con un gusto ‘alla Tafazzi’, i buoi erano nelle stalle e le auto fuori per le strade a strombazzare fin da ieri sera.

Quindi? Allora, tre gol, firmati da Cambiasso, Balotelli e Ibrahimovic. Sì, forse sul 3-0 finale rifilato al Siena si può ricamare ancora qualcosa: i tre marcatori di questa serata sono significativi, ed esprimono al meglio l’Inter fiera e combattiva di quest’anno. Cominciamo da Esteban Cambiasso: lui ha sbloccato il risultato, e lui, dei tre, è quello che all’Inter gioca da più tempo. Una cosa tira l’altra. Il vecchio leone, quello che ha retto la bandiera nei momenti difficili, quello che quando gli ‘sero tituli’ riguardavano la bacheca nerazzurra era sempre lì, pronto con lo sguardo fiero. ‘scartato’ dal Real Madrid, all’Inter in cinque stagioni trovava sé stesso e una carriera vincente che il suo atteggiamento da esemplare professionista avrebbe meritato fin da prima.

Il secondo gol lo ha firmato Mario Balotelli, di dieci anni più giovane: personaggio discutibile, certamente, ma sicuramente calciatore dotato (aspettiamo a definirlo campione). Di sicuro un punto fermo per l’Inter di domani, che però quest’anno è stato altrettanto importante e decisivo. Non c’è due senza tre e ‘il tre’, numero perfetto e dalla simbologia perfino religiosa, è tutto per Zlatan Ibrahimovic, che l’Inter ha trascinato per mano durante tutto questo campionato, anche se proprio chi scrive, qualche settimana fa, ha pubblicato una tabella per la quale il buon ‘Zlatan’ è stato meno decisivo di quanto si voglia far credere. Certo, non sono i gol che fanno il campione, ma sicuramente contribuiscono, e lo svedese di origine slava quest’anno ne ha segnati, ma non così ‘vincenti’ come in passato.

Detto ciò, la chiosa della terza rete di Ibra contro il Siena è la perfetta conclusione dell’ennesima passerella nerazzurra. Un regista non avrebbe saputo far di meglio, senza scomodare Sergio Leone: il maturo, il cattivo e… per Zlatan l’aggettivo lo lascio trovare a voi. Il film dell’Inter non è ancora terminato, le proiezioni nerazzurri possono, grazie a questi campioni, continuare, e continuare, e continuare…

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