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Inzaghi: "Quando uno è amato come Ancelotti può solo rimanere"

Filippo Inzaghi sostiene Carlo Ancelotti, sebbene il tecnico del Milan, a cui vuole molto bene, quest’inverno non lo abbia fatto giocare. E' questo il succo dell’intervista rilasciata da SuperPippo a Sky nel pomeriggio di oggi, una serie di parole spesso scontate e banali, ma che anche lasciano capire il sentimento, forse noto da tutti gli addetti ai lavori, che la squadra rossonera prova nei confronti del proprio allenatore.
E così Inzaghi comincia con cose note: “Il fatto di giocare in una grande squadra mi agevola, poi sono contento perché mantenere queste medie a 36 anni per me è una grande soddisfazione”.

Quindi la tirata d’orecchi al mister: “D’inverno ho giocato in Coppa Uefa, mentre in campionato non giocavo. Il mister del resto fa delle scelte e io cercavo di sfruttare ogni momento disponibile. Io al Milan ho sempre giocato tanto, non ho mai avuto di questi problemi, poi è giusto che con gli anni che passano si facciano delle scelte. Ho avuto troppe soddisfazioni con questa squadra per pensare di lasciarla. Io qui mi trovo benissimo”.

Un pensiero al nuovo arrivato David Beckham: “E’ un giocatore importante che ha sempre giocato ad altissimi livelli, si è integrato bene da noi e mi auguro possa rimanere al Milan. Qui è stato accolto benissimo e credo possa darci una grande mano.
Veramente ‘aziendale’ poi la posizione di Inzaghi riguardo alla prossima campagna acquisti: “Io per l’anno prossimo spererei di recuperare tutti gli infortunati che abbiamo avuto quest’anno. Nelle ultime partite abbiamo tenuto una media scudetto. Quando ci siamo tutti questo Milan può competere con chiunque. Questo finale di stagione lascia ben sperare”. Lo stesso Adriano Galliani non avrebbe potuto dire meglio. Di sicuro SuperPippo avrà un posto da dirigente in questa società.

Infine il cerchio si chiude tornando a parlare di Ancelotti, ma questa volta il tema portante delle parole del giocatore è legato al futuro del tecnico: “Sono convinto che rimanga, quando uno è amato da tutti credo che difficilmente voglia andare via. Per l’affetto che ci lega a questo ambiente veramente straordinario sarebbe grave perdere un allenatore così, speriamo non succeda”.
C’è spazio per la solita tiritera aziendale legata ai punti di distacco dalla vetta della classifica: “Io non penso ai 7 punti che ci separano dall’Inter, guardo ai 9 che ci dividono dalla Fiorentina. Noi domenica dobbiamo vincere per centrare l’obiettivo dell’ingresso in Champions League, una manifestazione che ci ha sempre riservato grandissime soddisfazioni. La Nazionale? Non dovete chiedere a me, io penso al Milan, che mi ha sempre dato grandissime soddisfazioni. Mi godo questo momento, io dico sempre che il campo è la migliore risposta e penso a fare parlare quello. Per domenica siamo pronti ad affrontare una grande Juve, una squadra fantastica dal punto di vista umano. So che si riprenderanno e che vorranno farci un dispetto”. Applausi.

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