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L'Inter abbassa la guardia, pareggia, eppure va a +10 sulla Juve in classifica…

Ilaria D’Amico è bella, brava e preparata, oltre che simpatica, ma quando oggi l’ho sentita a Sky, dopo il 2-2 casalingo dell’Inter con il Pamermo, parlare di ‘pareggio che potrebbe riaprire il campionato’, mi sono chiesto da quale universo parallelo fosse stata proiettata. Non c’era bisogno del ko serale della Juventus a Genova, che porta addirittura l’Inter a +10 in classifica, per ritenere concluso (ma lo è già da tempo), il discorso tricolore. La squadra nerazzurra si è solo concessa un po’ di riposo, 45 minuti di relax dopo un primo tempo condotto ad altissimo livello, e hanno abbassato la guardia. Quell’insieme di sfortuna e malaccortezza che rarissimamente quest’anno ha colpito la squadra di Mourinho (un esempio ne fu l’altra partita interna con il Torino).

L’attacco interista si affida alla coppia Balotelli-Ibrahimovic, ed è proprio lo svedese al 10’ a fare capire che l’Inter di oggi con la testa è già un po’ in vacanza, quando cerca il preziosismo solo ad avanti ad Amelia, scavalcandolo con un pallonetto che termina però a lato. Al 14’ però la formazione nerazzurra passa con alotelli, che insacca di testa un bel cross di Muntari. Al 35’ non viene assegnato un rigore per un fallo commesso da Migliaccio su Muntari, mentre meno evidente è quello che consente a Ibrahimovic (secondo l’arbitro trattenuto da Kjaer) di raddoppiare al 39’.

Nella ripresa, con l’Inter che decide di andare in vacanza, è il Palermo a uscire allo scoperto e lentamente assumere le redini dell’incontro, così dopo qualche buona occasione al 73’ Cavani dimezza lo scarto superando Toldo sul proprio palo. Passa poco più di un minuto e i siciliani pareggio: Bresciano crossa dalla sinistra per Miccoli che serve Succi che d’acchito batte Toldo apparso ancora una volta incerto. I rosanero non si fernano e Miccoli avrebbe anche l’occasione per il tris, ma la sua splendida serpentina si conclude con un tiro che termina a lato di poco.

Alla fine Mourinho, che in tempo di Pasqua, appare meno saccente e più simpatico del solito, sottolinea: "Il primo tempo è stato fra i migliori della stagione, mentre la ripresa è stata senza concentrazione e poca intensità". Quindi in maniera profetica: "Questo pareggio naturalmente non mi piace, ma stasera nella peggiore delle ipotesi potremo avere sette punti di vantaggio sulla Juventus. Se a luglio mi avessero detto che a sette partite dalla fine avrei avuto sette punti di vantaggio sulla seconda avrei accettato subito, se poi dovessero essere di più, tanto meglio".

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