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L'Inter in versione 'zero rigori contro' passa anche a Udine: una nuova regola dice che è vietato fischiare contro i nerazzurri

Quando si parla di terremoto e di altri disastri tremendi tutto il resta diventa relativo. E così questo calcio, teatrino che sta portando allo scudetto dell’Inter, ha raccolto l’ennesimo capitolo di una stagione da ‘predestinati’. Chi si trova costretto a commentare questo genere di ‘minkiate’ vorrebbe cambiare canale, sia perché davvero non avrebbe voglia di parlare di questo quando magari potrebbe dedicare miglior tempo a un versamento a qualche conto corrente per raccogliere fondi a favore delle vittime, sia perché è ormai nauseato da questa atmosfera ‘pro-Inter’ che si respira a qualsiasi livello del nostro calcio e della nostra informazione.

Non è tanto la vittoria di c… fondoschiena ottenuta dalla squadra del ‘genio’ Mourinho (1-0 il finale con rete ottenuta nella ripresa al 77’ su autogol di Isla nel tentativo di liberare su Vieira), che dall’Udinese è stata presa ripetutamente a pallate. La sensazione, che ormai non è più una sensazione ma una certezza, è che ormai contro l’Inter in ‘versione Robin Hood’ non venga ‘scientificamente’ fischiato più nulla. Si tratta di un dato di fatto. Il presunto fallo di Julio Cesar su Quagliarella lanciato a rete al 35’, per quanto dubbio, finto o vero possa essere, nasconde un’altra verità: ormai ‘contro’ l’Inter è vietato fischiare, a torto o a ragione. Non c’è pericolo che l’arbitro prenda una cantonata, Mourinho può stare tranquillo, anche se su una cosa ha certamente ragione: gli arbitri hanno paura, ma paura di lui, che quando spara a zero contro i colleghi di lavoro, riceve da parte di Abete, numero uno del calcio italiano, al massimo un semplice rimbrotto (‘Mourinho devo dire prima di tutto che mi è molto simpatico…’, incredibile).

Così non c’è pericolo che l’Inter venga danneggiata, tutti quanti si affrettano supini a snocciolare che Quagliarella si butta, cerca il contatto, anzi, c’era pure l’espulsione, mentre sull’autogol di Isla non esiste alcun fuorigioco, il nerazzurro era in linea perfetta. Peccato che a maglie invertite probabilmente ci sarebbe stato un rigore assegnato e un gol annullato. Non ci vogliamo credere? Per citare, solo i fatti recenti, basti pensare alla vittoria nerazzurra a Siena (diversi interisti in fuorigioco), Inter-Milan (gol in bagger di Adriano e due rigori non concessi al Milan), Inter-Roma (rigore inesistente), Genoa-Inter (gol-non gol), Inter-Fiorentina (Ibrahimovic commette fallo di pericoloso ed è in fuorigioco), Inter-Reggina (posizione al limite di Cambiasso in occasione del gol che sblocca il match). Tutte situazioni al limite, su cui è lecito accettare anche la decisione arbitrale finale, ma tutte accomunate da una sola conclusione, sempre pro-Inter. Difficile pensare che, a maglie invertite, la decisione presa dall’arbitro sarebbe stata la stessa, esempio ne sono i ‘zero rigori’ fischiati contro l’Inter, e non solo per la ‘difesa alta’ vaneggiata da Mourinho.

Tutto il resto diventa relativo, e non vale nemmeno la pena di parlarne, perché un po’ ci siamo rotti di raccontare situazioni e fatti che possono solo contribuire ad alimentare la cultura del sospetto.
Nota di cronaca: l’Inter con questo successo sale a +9 in classifica chiudendo a doppia mandata uno scudetto assegnato da tempo, il terzo consecutivo sul campo, il quarto se si conta quello a tavolino.

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