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Esce Kakà entra Ronaldinho: il Milan si trasforma e ottiene la qualificazione

Corre il 73' di Portsmouth-Milan gara valida per il terzo turno della fase a gironi della Coppa Uefa e i rossoneri, nella bolgia del Fratton Park, si ritrovano, complice un'amnesia difensiva di Senderos su Kaboul (62') e un'approssimativa uscita di Dida su un cross di Johnson comodamente appoggiato in rete da Kanu (72'), sotto per 2-0.

Carlo Ancelotti, preso atto del risultato e dell'incapacità del Milan di creare da un'ora palle-gol dopo aver in avvio con Inzaghi colpito un palo all'11' e sfiorato la traversa al 26', trova finalmente il coraggio di sostituire per una volta Kakà non per regalargli una standing-ovation o per preservarlo in vista dei prossimo impegno di campionato o perché stanco o acciaccato ma più semplicemente perché insoddisfatto della sua ennesima deludente prestazione.

Al suo posto non entra uno qualsiasi ma un certo Ronaldinho capace anche solo con poche giocate di modificare il corso di una gara ed è quello che puntualmente si verifica. Il Milan con il suo ingresso appare letteralmente trasformato. Inzaghi, lanciato splendidamente da un Seedorf alla 300° gara con la maglia rossonera, si vede respingere dal palo un suo colpo di testa in tuffo al 78'. Ronaldinho accorcia le distanze all'84' con un mirabile calcio di punizione. Antonini con una conclusione deviata dal limite dell'area lambisce il palo alla sinistra di James qualche istante prima del 90'. L'assedio rossonero viene premiato in piena fase di recupero (92') da quel predatore delle aree di rigore senza pari che corrisponde al nome di Inzaghi. L'avanti piacentino controlla tra un nugolo di avversari un pallone di Zambrotta e con destrezza realizza il 2-2 che spalanca anticipatamente al Milan le porte dei sedicesimi di finale della Coppa Uefa e gli restituisce il primato  solitario di miglior realizzatore della storia delle competizioni europee a quota 65.  

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