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Orgoglio Milan: l’Inter deve rimandare la festa scudetto

Sarà stato il riferimento europeo del Presidente interista Moratti alla vigilia ("E' come una finale di Champions"), sarà stato l'orgoglio di un Milan sull'orlo di una clamorosa esclusione dalla prossima coppa dalle grandi orecchie fatto sta che i rossoneri si aggiudicano per 2-1 il 268° derby della Madonnina, s'instaurano solitari al quarto posto e negano ai rivali una giornata memorabile: la vittoria dello scudetto al termine di una sfida stracittadina.

L'Inter, a due giornate dal termine del torneo, si vede ridurre a tre punti il margine di vantaggio in classifica sulla Roma. Un distacco che resta comunque rassicurante  per i nerazzurri che anche in caso di arrivo a pari merito con i capitolini si proclamerebbero campioni d'Italia per la sedicesima volta nella propria storia facendo valere il bilancio positivo nei confronti diretti.

Prima frazione di marca rossonera. Il Milan, disposto da Ancelotti con il 4-3-2-1, si propone con maggiore continuità ed incisività in avanti sfiorando il bersaglio in un paio di circostanze: Inzaghi al 20' e al 43' non riesce a finalizzare due ottimi inviti di Kakà. L'Inter priva di Stankovic e con Maniche più interessato alla marcatura predisposta per lui da Mancini su Pirlo che a rifornire adeguatamente il tandem d'attacco composto da Crespo e Cruz appare eccessivamente prudente.

Il Milan spinge anche in avvio di ripresa. I rossoneri passano in vantaggio al 51' con Inzaghi che, sugli sviluppi di un cross dal fondo di Kakà, approfitta della libertà concessagli da Rivas e dell'inspiegabile scelta di Julio Cesar di restare incollato sulla linea di porta per insaccare di testa da pochi passi. L'Inter accusa il colpo e al 56' una grave leggerezza in fase di disimpegno di Vieira sul pressing effettuato da Ambrosini consente a Kakà di siglare agevolmente il 2-0 per i suoi colori. La capolista si scuote. Kalac al 62' si rende protagonista di una tempestiva uscita su Crespo ma al 76' si fa sorprendere sul suo palo da una punizione di Cruz che riapre le sorti dell'incontro. La formazione di Mancini prova sino al termine a pervenire al pareggio ma, se si eccettua una punizione di Chivu all'85' deviata in angolo da Kalac, non riesce a creare particolari opportunità da rete.

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