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Una figuraccia…Internazionale

Ai nostri giorni (piaccia o meno) si attribuisce all'immagine grande importanza. Ma come in tutte le cose non mancano le eccezioni. All'Inter per esempio sembrano letteralmente infischiarsene.

Non si spiega diversamente la decisione di aver intrapreso nel mese di agosto amichevoli internazionali di assoluto prestigio arrivando il giorno stesso della partita e presentando (Manchester a parte) formazioni zeppe di seconde linee, giovani della Primavera e elementi comprensibilmente privi di motivazioni in quanto non più rientranti nei piani tecnici della società.

Si è spesso parlato (in più di una circostanza con delle valide motivazioni) di un accanimento mediatico nei confronti dei nerazzurri ma è certo che scelte come quelle attuate a Barcellona finiscono, inevitabilmente, per esporre società e tecnico a commenti sarcastici.

La 42° edizione del Trofeo Gamper andata in scena ieri sera al Camp Nou non è stata in tono minore solo per la rinuncia da parte dei catalani a qualsiasi enfasi celebrativa in segno di rispetto per la tragica scomparsa di Antonio Puerta ma anche per l'assoluta mancanza di un avversario degno di tale nome al cospetto di una delle compagini più forti del mondo.

In pratica non c'è mai stata partita. Solo le grandi parate di Toldo nel primo tempo hanno evitato all'Inter una batosta superiore al già decisamente pesante 5-0 finale. D'accordo era solo una gara amichevole e i nerazzurri hanno tutte le carte in regola per aggiudicarsi i trofei che contano ma davvero l'immagine in Via Durini conta così poco?   

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