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Inzaghi sigilla la settima meraviglia rossonera

Allo stadio "Olimpico" di Atene il Milan si proclama per la settima volta campione d'Europa sconfiggendo per 2-1 il Liverpool nella finale di Champions League. Indiscusso eroe della serata è Filippo Inzaghi, autore di entrambe le reti rossonere. Un gradino sotto Nelson Dida protagonista di un paio di ottimi interventi.

Rafa Benitez, tecnico del Liverpool, opta per un modulo con cinque centrocampisti e una sola punta che assicura ai "reds" una certa supremazia all'altezza della linea mediana del campo e limita i possessi di Kakà e Seedorf. La formazione inglese si rende pericolosa al 10' con un diagonale di Pennant respinto con bravura da Dida. Il Milan non riesce a sviluppare interessanti trame di gioco. Il Liverpool va di nuovo vicino al bersaglio al 27' con una conclusione di poco a lato di Xabi Alonso. A passare però in vantaggio poco prima dell'intervallo è la formazione di Carlo Ancelotti con una punizione di Pirlo deviata fortunosamente in rete da Inzaghi.

La ripresa vede il Liverpool proporsi con continuità ma con scarsa incisività in avanti. L'unica vera palla-gol è per Gerrard che al 63' approfitta solo parzialmente di un errore in fase di disimpegno di Gattuso facendosi neutralizzare da Dida una battuta a rete da posizione decisamente favorevole. A otto minuti dal termine il Milan raddoppia con Inzaghi: l'attaccante rossonero, scattato splendidamente sul filo del fuorigioco su un invito in verticale di Kakà, elude l'intervento di Reina in uscita e insacca. Ma non è finita. Il primo gol in Champions di Kuyt all'89' risveglia incubi mai sopiti del tutto in Maldini e compagni che, solo al triplice fischio finale di Fandel, possono finalmente assaporare il gusto del trionfo.  

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