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Milano, multe alle biciclette che sfrecciano sui marciapiedi

Non vorremmo attirare le ire dei ciclisti, però la decisione che è stata presa oggi ci sembra assolutamente giusta. Chi in vita sua non è mai stato alle prese con i simpatici ciclisti che sfrecciano sul marciapiede attentando quotidianamente ai nostri piedi e gomiti sporgenti?

Va bene che la città è invivibile a causa del traffico, va bene che tanti vorrebbero vederci in giro come in Cina – tutti in coda in bicicletta – ma a volte i cari ciclisti milanesi ci sembrano un po' meno cari. 

Allora facciamo così, partiamo dalla notizia, poi ci occupiamo delle riflessioni sul caso. Leggiamo qui che da oggi si opterà per la tolleranza zero per i ciclisti che circolano sui marciapiedi: per chi sgarra una multa da 36 euro.

I vigili urbani ssono stati avvertiti da una circolare che parla di «un fenomeno in costante aumento» che ha provocato numerose segnalazioni ed esposti da parte dei cittadini. «Finora l'indicazione era sostanzialmente quella di chiudere un occhio – ha detto Roberto Miglio, delegato Rsu della polizia locale -. Ora, il cambio di marcia.

Ma un conto sono gli scriteriati che sfrecciano a velocità massime, un altro le persone che utilizzano il marciapiedi in maniera assennata e prudente. In questo secondo caso, vista la pericolosità delle strade milanesi e i pochissimi chilometri di piste ciclabili, chiudere un occhio è un atteggiamento più che giustificato».

Ecco, il punto è proprio quello: abbiamo poche piste ciclabili, però prendere la bici è una scelta personale e nel momento in cui si opta per questa bisogna anche adeguarsi alla realtà nella quale si vive.

Benissimo le lotte per una città migliore che si muove a pedali, però finchè la situazione milanese è questa bisogna adeguarsi alle regole:
– i marciapiedi non sono piste ciclabili o circuiti per ciclisti
– il semaforo, quando è rosso, è rosso anche per te ciclista
– la strada è di tutti, è vero, però se tu ciclista viaggi in mezzo alla strada intralci il traffico e provochi brusche frenate.

Certo, è un'opinione del tutto personale, ma la maleducazione e il non rispetto delle regole viaggia su quattro ruote, su due ruote motorizzate ma anche su due ruote spinte dall'umana forza.  

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