Sala in consiglio comunale chiarisce che nella bozza dell'ultima ordinanza della Regione Lombardia non c'era la didattica a distanza
Sala in consiglio comunale chiarisce, l’ordinanza diffusa dalla Regione Lombardia “Non corrispondeva alla bozza vista da noi sindaci“ e in particolare la didattica a distanza non c’era. Il Sindaco ha esposto nel dettaglio tutti i fatti come sono andati.
L’ordinanza della Regione e la didattica a distanza
Sala è contro alla scelta della Regione Lombardia di applicare la didattica a distanza per i giovani delle scuole superiori. Una scelta fatta per alleggerire il carico delle presenze sui mezzi pubblici, a cui si era tentato di risolvere con gli ingressi a scaglioni, non senza polemiche. Tuttavia Sala vuole sottolineare anche il fatto che la Regione abbia approvato una bozza diversa da quella condivisa coi sindaci. “Lunedì 19, alle 15, si discute tra sindaci, la discussione si chiude in un paio d’ore e il presidente Fontana ci dice, su nostra richiesta: stasera o al massimo domattina vi do l’ordinanza che stiamo discutendo.” Spiega Sala in consiglio comunale. “La sera non arriva niente, martedì mattina non arriva niente. Martedì sera apprendiamo dai giornali che Salvini sta dicendo a Fontana di non firmare” continua Sala. “Alle 11.42 di mercoledì il presidente di Anci ci dice di far in fretta ad approvare perché Fontana ha firmato con il ministro Speranza e alle 11.42 manda un testo lungo e chiude la discussione alle 12.24. Passano 42 minuti e passa l’ordinanza“. Il primo ad accorgersi dell’approvazione della didattica a distanza è il Sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni. “Quando viene firmata l’ordinanza -spiega Sala- noi abbiamo visto una bozza che non corrispondeva all’ordinanza firmata. Inoltre nella bozza si parlava di didattica digitale e non di dad (didattica a distanza). Questa cosa cambia radicalmente il senso della proposta perché nella versione iniziale si poteva smezzare il gruppo classe, in questa ultima versione no. Parecchi sindaci già la sera stessa si dissociano, io mi dissocio la mattina dopo“. Il mattino seguente infatti Sala dirà: “tornare alla didattica a distanza sarebbe una sconfitta” e si dichiara invece favorevole all’alternanza di didattica a distanza con quella in presenza.