Presidio dei sindacati a Linate alla ripartenza dei voli Alitalia, sotto accusa la gestione interna all'azienda delle operazioni di scalo
I sindacati presidiano l’aereoporto di Linate, al centro delle proteste gli aiuti del Governo inviati ad Alitalia, che ha deciso di autogestire gli scali all’aereoporto di Linate, a danno della Airport Handling, e la conseguente apertura dello scalo di Linate. Ad appoggiare il presidio anche il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il Sindaco di Milano, Beppe Sala, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
Sindacati allo scalo di Linate
I Sindacati, FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL-Trasporti e UGL-TA, hanno protestato il 12 ottobre 2020 per sottolineare al Governo la situazione drammatica dei lavoratori della Airport Handling, l’azienda che da sempre gestisce l’aeroporto di Linate. Una situazione di crisi dovuta alla riduzione dei passeggeri e dalla conseguente scelta di Alitalia di gestire, con staff interno all’azienda, le operazioni di scalo. Alla recente notizia che il Governo è intervenuto per salvare la compagnia nazionale, e la conseguente ripartenza dei voli di Alitalia da e per Linate, i sindacati hanno deciso quindi di effettuare un presidio per evidenziare la situazione a Linate. Questo quanto esposto in una nota dai sindacati:”La decisione di Alitalia di sottrarre lavoro al suo fornitore Airport Handling per operare in auto-produzione è paradigmatica delle scelte che negli ultimi trent’anni si sono compiute in un’unica direzione: quella dei diversi salvataggi della Compagnia Aerea a discapito del settore, di cui gli aeroporti rappresentano un asset strategico. Ad oggi invece l’imposta riapertura di Linate e la rinuncia al fornitore di servizi Airport Handling hanno comportato una crisi nella crisi, decine di milioni di perdite per il Gestore SEA e centinaia di lavoratori in cassa integrazione per Airport Handling, con i licenziamenti dietro l’angolo. Con il presidio il sindacato chiede che la politica compia scelte in un’ottica di equilibrio complessivo di sistema. Lo Stato dentro Alitalia deve avere comportamenti virtuosi ed esemplari, e non provocare, con le sue scelte, il fallimento delle infrastrutture aeroportuali e la perdita di centinaia di posti di lavoro“.
Il commento del sindaco Sala
Sala, intervenuto al Presidio dei Sindacati dichiara: “Il tenere aperto Linate ha un costo enorme per Sea e al momento il Governo non sta intervenendo. Questo lo contesto, perché in altri Paesi si sostiene sia la compagnia di bandiera, sia chi gestisce gli aeroporti, come per esempio in Germania. In Italia tutte le risorse sono state assegnate alla compagnia di bandiera, mentre a chi gestisce gli aeroporti nulla e questo non e’ giusto: se ci chiedono di tenere aperto Linate devono sapere che per noi ha un costo enorme. Quindi chi paga l’apertura di Linate? I conti del Comune e quindi i cittadini milanesi, ma l’aeroporto non serve solo ai milanesi. Questo e’ ingiusto, ed e’ uno dei punti di discussione con il Governo.”