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Lombardia: Emergenza di una Nuova Professione per il Settore Sanitario

La Lombardia approva l'assistente infermiere: un passo verso una sanità più efficace e vicina ai cittadini.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha recentemente approvato all’unanimità una risoluzione che istituisce la figura dell’assistente infermiere. Questa decisione rappresenta un’importante evoluzione nel settore sanitario, mirata a rispondere alle esigenze della popolazione, in particolare per le persone in condizioni di maggiore vulnerabilità.

Il consigliere regionale di Forza Italia, Giulio Gallera, ha evidenziato che il progetto è stato sviluppato in collaborazione con la collega Carmela Rozza. L’intento è quello di creare un modello specifico per la Lombardia, non limitandosi a un mero adeguamento delle normative nazionali, ma puntando a garantire un’assistenza efficace e ben strutturata.

Formazione e integrazione nel sistema sanitario

Un aspetto centrale della risoluzione è la formazione degli assistenti infermieri. Questa dovrà essere rigorosa e coordinata con il sistema sanitario e sociosanitario regionale. I corsi saranno offerti da Polis-Lombardia e dall’Accademia di Formazione del servizio sociosanitario, in collaborazione con università, Daps e ordini professionali. L’obiettivo è garantire elevati standard formativi e un profilo professionale realmente utile alla comunità.

Il tirocinio pratico

La formazione teorica sarà accompagnata da un tirocinio pratico, che permetterà agli aspiranti assistenti infermieri di acquisire esperienza direttamente nelle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst). Le strutture coinvolte comprenderanno Case di Comunità, Consultori e Uonpia, oltre a realtà sociosanitarie come Rsa, Rsd, Cdd e Cdi. Questo approccio pratico è fondamentale per assicurare che i nuovi professionisti siano pronti ad affrontare le sfide reali del lavoro sul campo.

Ruolo e responsabilità dell’assistente infermiere

È importante chiarire che la figura dell’assistente infermiere non sostituirà il personale infermieristico esistente. Opererà sempre sotto la supervisione di un infermiere, assumendo un ruolo di supporto e collaborazione. Questo modello di lavoro è stato pensato per migliorare l’assistenza territoriale e facilitare la gestione dei pazienti cronici e fragili, che rappresentano una delle principali sfide del sistema sanitario lombardo.

Monitoraggio e valutazione continua

La risoluzione prevede anche un monitoraggio costante dell’operato degli assistenti infermieri, a carico della Direzione Generale Welfare. In questo modo si punta a garantire il mantenimento degli standard di qualità e l’efficacia dei servizi offerti, rispondendo alle necessità dei cittadini.

L’introduzione della figura dell’assistente infermiere in Lombardia segna un passo avanti significativo verso un sistema sanitario più inclusivo e attento alle esigenze della popolazione. Con un modello formativo ben strutturato e un chiaro delineamento delle responsabilità, si mira a rafforzare la rete di supporto per i cittadini, in particolare per coloro che necessitano di attenzioni particolari e di un’assistenza continua.

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