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Furti a Milano: Come la Tecnologia Ha Trasformato la Cattura dei Colpevoli

La tecnologia emerge come un potente alleato nella lotta contro i furti a Milano.

Negli ultimi giorni, Milano ha registrato episodi di rapina che hanno coinvolto giovani, ma la rapidità delle forze dell’ordine e l’uso della geolocalizzazione hanno portato a risultati significativi. Due eventi di furto hanno visto protagonisti un gruppo di ragazzi, rapidamente identificati grazie alla tecnologia.

Il furto in piazza XXIV Maggio

La sera di sabato 29 novembre, la polizia è intervenuta in modo decisivo nella zona di piazza XXIV Maggio. Un ragazzo di 15 anni ha contattato il numero di emergenza 112NUE per segnalare un’aggressione da parte di quattro ragazze. Secondo la sua testimonianza, il giovane aveva appena lasciato un bar per conversare con un amico, quando ha scoperto che i suoi auricolari erano stati rubati dalla giacca che aveva appeso.

La reazione tempestiva del giovane

Dopo aver notato la mancanza dei suoi auricolari, un ragazzo ha attivato il sistema di localizzazione GPS del proprio smartphone, che lo ha guidato verso la zona della Darsena, dove i dispositivi erano stati rilevati. Accompagnato da un amico, si è avvicinato ai gradoni e ha attivato l’allerta sonora degli auricolari, scoprendo che si trovavano nello zaino di una ragazza di 17 anni, insieme ad altre tre compagne.

Un’aggressione imprevista

Quando il ragazzo ha chiesto alla giovane di restituire gli auricolari, la risposta è stata aggressiva: la ragazza ha frantumato una bottiglia di birra contro il muro e ha minacciato il 15enne. La situazione è degenerata rapidamente, con il giovane aggredito sia verbalmente che fisicamente, mentre un complice maschile si univa all’attacco.

Intervento della polizia

Gli agenti della polizia sono intervenuti tempestivamente. Hanno fatto salire a bordo della volante il ragazzo aggredito e, dopo una breve ricerca, hanno individuato le quattro ragazze in viale D’Annunzio. Uno degli agenti è sceso dall’auto per fermarle, ma la reazione delle giovani è stata inaspettatamente violenta. La 17enne ha iniziato a colpire l’agente, lanciando insulti e provocazioni, mentre le compagne si univano all’aggressione.

Arresti e conseguenze legali

Le ragazze, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, sono state bloccate e arrestate per rapina in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto un martelletto frangi vetro e un tirapugni, che hanno aggravato ulteriormente la loro posizione legale.

Un secondo episodio di furto

Il giorno successivo, un altro episodio di furto ha coinvolto un 14enne in via Raffaello Sanzio. Il giovane ha raccontato di essere stato circondato da un gruppo di circa dieci ragazzi, che lo hanno strattonato e derubato del giubbotto e degli auricolari. Dopo la rapina, i malviventi si sono dati alla fuga, lasciando la vittima sotto shock.

Identificazione dei colpevoli

Gli agenti della volante, dopo aver effettuato alcuni giri di perlustrazione, sono riusciti a rintracciare un gruppo di cinque ragazzi, di origine egiziana e di età compresa tra i 12 e i 17 anni, che corrispondevano alle descrizioni fornite dal giovane derubato. Anche in questo caso, la geolocalizzazione ha svolto un ruolo chiave nel rintracciare gli auricolari rubati, che sono stati recuperati e restituiti alla vittima.

Questi eventi evidenziano come l’impiego della tecnologia e la reattività delle forze dell’ordine possano svolgere un ruolo determinante nella lotta contro la criminalità giovanile. La collaborazione tra le vittime e la polizia risulta essenziale per garantire la sicurezza nelle nostre città.

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