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Proteste a Milano: famiglie in difficoltà per case bloccate

A Milano, il Comitato Famiglie Sospese è attivamente impegnato nella difesa dei diritti degli acquirenti di abitazioni coinvolte in inchieste urbanistiche.

Nella vivace città di Milano, un gruppo di famiglie è impegnato in una battaglia paradossale: aver acquistato una casa ma non poterci entrare a causa di inchieste legate a presunti abusi edilizi. Il Comitato Famiglie Sospese, formato da cittadini in questa difficile situazione, ha organizzato una manifestazione per domani, a partire dalle 12:30, presso il cantiere di Scalo House, attualmente sotto sequestro.

La scritta che campeggia sui manifesti esposti dal comitato è eloquente: “Colpevoli di aver comprato casa a Milano”. Questo slogan rappresenta la frustrazione di famiglie che da oltre 475 giorni attendono una soluzione, mentre i loro sogni di stabilità e sicurezza abitativa si sgretolano.

Le difficoltà delle famiglie coinvolte

Il Comitato ha denunciato la mancanza di proposte concrete da parte delle autorità, affermando che, mentre i giorni passano, il numero di famiglie coinvolte continua a crescere. Recentemente, più di 150 nuovi nuclei familiari, legati ai progetti residenziali The Syre e The Nest, si sono uniti alla causa, insieme a 67 famiglie di via Serlio che hanno scoperto solo di recente l’instabilità della loro situazione abitativa.

Un appello alla responsabilità

“La città di Milano sta pagando un prezzo altissimo per questa crisi”, ha dichiarato il portavoce del comitato, Filippo Borsellino. “Le aree una volta destinate a nuove comunità si sono trasformate in luoghi di degrado e abbandono, con ripercussioni dirette sulla vita quotidiana di oltre 4.500 famiglie”.

Il comitato non si limita a contare numeri; ogni famiglia rappresenta una storia, un sogno, una vita interrotta. Giovani, genitori, anziani: tutti uniti nell’attesa di una soluzione che sembra non arrivare mai.

La manifestazione di domani

Il raduno di domani non sarà solo un semplice incontro: sarà un momento di testimonianza, in cui le famiglie racconteranno le loro esperienze e speranze. L’obiettivo è quello di attirare l’attenzione della politica e della magistratura sulla crisi urbanistica che ha colpito Milano, affinché si possa trovare una soluzione definitiva a questa situazione insostenibile.

Un futuro incerto

Molti di questi cittadini, che hanno investito i loro risparmi in una casa, si trovano ora a vivere in un limbo di incertezze. “Stiamo pagando regolarmente i mutui”, affermano. “Eppure, ci è stato tolto il diritto di vivere in quello per cui abbiamo lavorato duramente”. Questa situazione non è solo una questione di immobili bloccati; è una questione di dignità e speranza per il futuro.

La protesta di domani rappresenta un grido di aiuto e una richiesta di giustizia. In un momento in cui la città è chiamata a rispondere, il Comitato Famiglie Sospese vuole essere il portavoce di tutte quelle persone che si sentono dimenticate e abbandonate dalle istituzioni. La loro lotta è un monito: non basta acquistare una casa, bisogna garantirne il diritto di abitare.

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