Il progetto di mobilità scolastica a Inveruno promette innovazione, ma è davvero la soluzione per il traffico?

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Il nuovo modello di mobilità scolastica a Inveruno, studiato in collaborazione con Agenda 21, presenta un’idea ambiziosa. Tuttavia, la realtà è meno politically correct. L’amministrazione comunale ha annunciato l’attivazione di carpooling, pedibus e bicibus, ma sorgono interrogativi legittimi su cosa questo comporti per genitori e studenti. Questo progetto, lanciato con grande enfasi, è realmente una risposta efficace al problema del traffico scolastico o si rivela solo un tentativo di mascherare problematiche più profonde?
Un progetto ambizioso ma controverso
Il progetto Scuol@bis, avviato per gli alunni delle scuole di Inveruno e Furato, promette servizi di mobilità condivisa per ridurre il traffico e favorire la socialità tra le famiglie. Sono state create linee di pedibus, con 30 alunni già iscritti, e un bicibus per i ragazzi delle scuole medie, con un gruppo di 12 partecipanti. Tuttavia, l’eliminazione del servizio di scuolabus, decisa per motivi di bilancio, complica la situazione. Il sindaco Nicoletta Saveri ha ringraziato i genitori per la loro partecipazione, ma l’eliminazione dello scuolabus colpisce duramente le famiglie, in particolare quelle con più bambini o con difficoltà di mobilità.
Fatti e statistiche scomode
È innegabile che, secondo recenti studi, il traffico scolastico rappresenti una delle principali fonti di congestione nelle città. A Inveruno, tale situazione è particolarmente rilevante. Sebbene il progetto sia ben intenzionato, non affronta il problema alla radice. Senza un servizio di scuolabus adeguato, le famiglie devono cercare soluzioni alternative, spesso impraticabili. I 13 equipaggi di carpooling, che si occupano di trasportare i bambini, non possono sostituire la comodità e la sicurezza di uno scuolabus, che fino a poco tempo fa garantiva un servizio regolare e controllato.
Una critica costruttiva e un invito al dialogo
La polemica è già scoppiata, con il gruppo di opposizione Insieme per Inveruno e Furato che ha criticato l’amministrazione. La decisione di eliminare il servizio di scuolabus è stata definita una mancanza di visione e attenzione verso le reali esigenze delle famiglie. Il progetto Scuol@bis, sebbene sembri una soluzione innovativa, rischia di diventare una mera facciata se non si affrontano le problematiche sottostanti. La collaborazione tra le famiglie è fondamentale, ma non deve avvenire a scapito di un servizio essenziale come lo scuolabus.
In conclusione, mentre si monitora il progetto per identificare eventuali problemi, è essenziale che l’amministrazione comunale ascolti le voci dei cittadini e prenda decisioni concrete. La mobilità scolastica è una questione complessa che richiede un approccio integrato, non soluzioni temporanee. È fondamentale riflettere criticamente su queste scelte e partecipare attivamente al dibattito, poiché solo attraverso un dialogo aperto si possono trovare risposte efficaci ai problemi reali.