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Riscoprire l’arte campanaria: il 63° Raduno Nazionale a Rosate

Un'occasione imperdibile per celebrare l'arte campanaria e la sua storicità a Rosate.

Il 13 e 14 settembre, un evento a Rosate promette di segnare una pietra miliare nella storia della cultura italiana: il 63° Raduno Nazionale dei Suonatori di Campane. Ma diciamoci la verità: questo non è solo un momento di festa, è un riconoscimento ufficiale dell’UNESCO che eleva il suono delle campane a patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Che si tratti di un evento di nicchia o meno, la verità è che racchiude un significato profondo per la nostra identità culturale e collettiva.

Il riconoscimento dell’UNESCO: un traguardo storico

Il 5 dicembre 2024 ha segnato una data importante: l’arte campanaria italiana è finalmente stata riconosciuta a livello internazionale. Questo onore, fino a poco tempo fa riservato solo alla Spagna, porta con sé una domanda cruciale: come preservare una tradizione così antica in un’epoca dominata dal digitale e dalle nuove tecnologie? La realtà è meno politically correct: l’Italia, con la sua storia musicale e culturale straordinaria, sta finalmente ottenendo il riconoscimento che merita, ma il cammino è ancora lungo.

Il raduno di Rosate, organizzato dal Comune insieme alla Parrocchia e alla Federazione Campanari Ambrosiani, non è solo una celebrazione. È un’occasione per riflettere sulla nostra eredità culturale e su come possiamo continuare a valorizzarla. Non si tratta solo di nostalgia, ma di riconoscere il ruolo essenziale che le campane hanno avuto e continuano ad avere nelle vite delle comunità. E tu, quanto ti senti parte di questa tradizione?

L’arte campanaria: cultura e comunità

Il raduno di Rosate è molto più di un evento musicale; è un incontro di culture e tradizioni. I mastri campanari si riuniranno nel piazzale della chiesa parrocchiale per dimostrare la loro arte attraverso esibizioni dal vivo. Questi artigiani del suono non sono solo tecnici, ma veri e propri custodi di una tradizione secolare. So che non è popolare dirlo, ma spesso il loro lavoro viene sottovalutato. La campana, infatti, non è solo un oggetto; è un simbolo di comunità, di unione e di storia.

In aggiunta alla musica, il convegno “L’antica arte campanaria ambrosiana” offrirà una prospettiva culturale, unendo i partecipanti in una riflessione su come preservare e valorizzare questa tradizione nel futuro. E non dimentichiamo la mostra sulle campane storiche, che si terrà in concomitanza con il raduno: è un’occasione imperdibile per riscoprire l’importanza della memoria storica e del patrimonio tangibile. L’arte campanaria parla del nostro passato, ma ha anche un ruolo fondamentale nel plasmare il nostro futuro.

Un invito alla riflessione

Per concludere, il 63° Raduno Nazionale dei Suonatori di Campane non è solo un evento da segnare in agenda; è un’opportunità per riflettere sul nostro legame con la storia, la cultura e la comunità. Il sindaco Carlo Tarantola e l’assessore alla Cultura Silvia Nidasio hanno giustamente evidenziato come Rosate rappresenti un luogo di qualità, dove il ritmo della vita è scandito dai rintocchi delle campane, simbolo di una comunità unita. La verità è che, mentre il mondo si evolve, è nostro compito mantenere vive le tradizioni che ci definiscono.

Arrivare a Rosate il 13 e 14 settembre significa immergersi in un’esperienza che va oltre la musica: è un invito a riflettere su chi siamo e su come le nostre tradizioni possano continuare a prosperare nel futuro. Ti invitiamo a partecipare a questo evento e, soprattutto, a interrogarti su come possiamo tutti contribuire a preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale.

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