Quando la droga si vende in pieno giorno, è tempo di riflettere sulle cause del problema.

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Diciamoci la verità: la lotta contro il traffico di droga sta diventando una battaglia sempre più complicata, e ciò che è accaduto ad Abbiategrasso è solo l’ennesima prova di una realtà che molti preferirebbero ignorare. Lo spaccio di sostanze stupefacenti avviene non solo di notte, ma anche in pieno giorno, in aree frequentate da famiglie e bambini. È ora di aprire gli occhi e affrontare la questione con serietà.
Un arresto che parla chiaro
Il 22 agosto, gli agenti della Polizia Locale di Abbiategrasso hanno arrestato un giovane egiziano di 22 anni, colto in flagranza di reato mentre cedeva una dose di droga a un consumatore abituale nel parco di Via della Folletta. Ma come è possibile che un spacciatore possa operare così apertamente, anche in un luogo frequentato da famiglie? Questo è un chiaro segnale di un problema radicato nel nostro tessuto sociale.
Durante la perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso di oltre 300 euro, provento della sua attività illecita, insieme a 1,6 grammi di hashish e ben 12,5 grammi di cocaina, già suddivisa in tredici dosi. La situazione è grave, e la reazione delle autorità, con l’applicazione degli arresti domiciliari, non è sufficiente a risolvere un problema che sembra crescere giorno dopo giorno. Ci si può chiedere: quali sono le soluzioni efficaci che possiamo adottare per affrontare questa emergenza?
La realtà è meno politically correct
Di fronte a queste notizie, ci si potrebbe chiedere: cosa sta succedendo davvero? La risposta è scomoda e svela molte verità nascoste. Secondo i dati più recenti, il numero di arresti per spaccio di droga è in costante aumento, e non si tratta solo di grandi organizzazioni criminali; anche piccoli spacciatori operano in maniera sempre più sfacciata. Il fatto che il parco fosse frequentato da minori rende la situazione ancora più allarmante e solleva interrogativi sulla sicurezza pubblica e sulla nostra capacità di proteggere i giovani.
In un contesto in cui il consumo di droghe leggere è sempre più accettato socialmente, è facile dimenticare le conseguenze devastanti che lo spaccio può avere su una comunità. Le statistiche parlano chiaro: il numero di overdose e di problemi legati alla salute mentale è in aumento, eppure il dibattito pubblico sembra concentrarsi su altre questioni, spesso meno urgenti. So che non è popolare dirlo, ma è tempo di mettere in discussione le nostre priorità e di affrontare la realtà per quella che è.
Un invito al pensiero critico
Concludendo, è evidente che non possiamo più girare lo sguardo. La lotta contro il traffico di droga richiede un impegno collettivo da parte di tutti: cittadini, istituzioni e forze dell’ordine. La situazione di Abbiategrasso non è un’eccezione, ma piuttosto un campanello d’allarme che ci invita a riflettere su come stiamo affrontando questa crisi. È ora di smettere di avere paura di affrontare la realtà e iniziare a chiedere soluzioni concrete, perché il re è nudo, e ve lo dico io: è tempo di agire.