Il Tribunale del Riesame di Milano conferma la custodia cautelare per Dmitry Chirakadze, accusato di evasione.
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Il caso di Dmitry Chirakadze
Il Tribunale del Riesame di Milano ha preso una decisione significativa riguardo a Dmitry Chirakadze, un aristocratico russo arrestato a giugno. La custodia cautelare è stata confermata a causa del rischio di fuga che rappresenta. Chirakadze, noto con il soprannome di Dima, è attualmente coinvolto in un processo per procurata evasione, un’accusa che ha sollevato molte interrogazioni sulla sua condotta e sulle sue capacità economiche.
Le accuse e le indagini
Secondo la procura, Chirakadze sarebbe stato il principale artefice della fuga di Artem Uss, un altro soggetto coinvolto in un’inchiesta che ha attirato l’attenzione dei media. Uss era agli arresti domiciliari a Basiglio quando è riuscito a scappare nel marzo 2023, mentre attendeva l’estradizione negli Stati Uniti. La gravità delle accuse ha portato il tribunale a riconsiderare la custodia cautelare, confermando che ci sono gravi indizi di reato contro Chirakadze.
Le implicazioni legali e le prossime mosse
La decisione del tribunale è stata influenzata da nuovi elementi presentati dal pubblico ministero, che hanno avvalorato l’ipotesi dell’aggravante della transnazionalità. La difesa di Chirakadze ha già annunciato l’intenzione di presentare un ricorso in Cassazione, cercando di ribaltare la decisione del tribunale. La giudice Ombretta Malatesta, che ha esaminato il caso, ha sottolineato come le importanti capacità economiche di Chirakadze possano facilitare una sua eventuale fuga dall’Italia, rendendo quindi necessaria la custodia cautelare.