Dopo mesi di silenzio, l'ultras del Milan ammette il suo ruolo in una rete di narcotraffico.
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Il caso di Luca Lucci: un ultras sotto accusa
Luca Lucci, noto capo ultras del Milan, ha finalmente rotto il silenzio dopo mesi di interrogatori in carcere. Durante l’ultima audizione, ha iniziato ad ammettere il suo coinvolgimento in una rete di narcotraffico, un cambiamento significativo rispetto alla sua precedente scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere. Questo sviluppo è avvenuto sotto l’attenta supervisione del gip di Milano, Fabrizio Filice, che ha condotto l’interrogatorio.
Le accuse e l’inchiesta ‘Doppia curva’
Lucci è stato arrestato a settembre nell’ambito dell’inchiesta ‘Doppia curva’, che ha portato all’arresto di diversi membri della tifoseria milanese, sia del Milan che dell’Inter. Le accuse nei suoi confronti sono gravi: si sospetta che abbia ricoperto un ruolo apicale in un’organizzazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti tra giugno 2020 e marzo 2021. In particolare, l’inchiesta ha rivelato che Lucci e il suo associato Fatjon Gjonaj avrebbero gestito un traffico di droga che ha visto l’importazione di oltre 3.000 chili di sostanze stupefacenti, tra cui hashish, marijuana e cocaina.
Dettagli inquietanti sul traffico di droga
Le indagini hanno messo in luce un sistema ben organizzato, con Lucci e Gjonaj in grado di spostare enormi quantità di droga dal Marocco e dalla Spagna verso Milano. Questo traffico non solo ha coinvolto ingenti quantità di sostanze, ma ha anche sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’influenza delle organizzazioni criminali nel mondo del tifo calcistico. Inoltre, Lucci è stato accusato di essere coinvolto nell’omicidio di Enzo Anghinelli nel 2019, un altro tassello inquietante che si aggiunge a un quadro già complesso.
Le ripercussioni nel mondo del tifo
La situazione di Lucci ha sollevato un acceso dibattito tra i tifosi e gli esperti di sicurezza. Molti si chiedono quali siano le conseguenze per il mondo del tifo e come queste vicende possano influenzare la percezione del calcio in Italia. La presenza di figure come Lucci all’interno delle curve, spesso associate a comportamenti violenti e illeciti, mette in discussione il ruolo delle tifoserie e la loro gestione da parte dei club. La speranza è che questa inchiesta possa portare a una maggiore trasparenza e a misure più severe contro il crimine organizzato nel contesto sportivo.