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Gli ultras sono stati sottoposti a interrogatori di garanzia, inclusi Lucci e Ferdico, i quali hanno mantenuto il silenzio di fronte al giudice per le indagini preliminari

Oggi, altri cinque ultras arrestati lunedì sono stati ascoltati in sede di interrogatorio di garanzia. Anche domani si procederà con le audizioni degli ultimi tre detenuti e di altri agli arresti domiciliari. Tutti hanno scelto di rimanere in silenzio, un atteggiamento già osservato il giorno precedente. Durante gli interrogatori, che seguono il maxi blitz che ha colpito le curve del Meazza, i cinque ultras si sono presentati davanti al giudice per le indagini preliminari di Milano, Domenico Santoro, senza fornire alcuna dichiarazione. Tra loro figurano Marco Ferdico, ex capo della curva Nord, e Luca Lucci, ex leader della curva Sud, insieme a Mauro Nepi, Francesco Intagliata e Matteo Norrito.

Mercoledì erano stati interrogati otto dei diciannove arrestati, dei quali sedici sono finiti in carcere, con lo stesso esito delle audizioni odierne. I primi a essere ascoltati erano stati Andrea Beretta, attuale capo della Curva interista già in custodia per l’omicidio di Antonio Bellocco, e Francesco Lucci, fratello di Luca, che è associato alla curva opposta. I tre ultras rimanenti saranno sentiti domani dal giudice, assieme a coloro che sono agli arresti domiciliari, tra cui Gherardo Zaccagni, un imprenditore nel settore dei parcheggi.

Nel frattempo, il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha avuto un incontro con gli avvocati di Milan e Inter, legato al procedimento di prevenzione avviato sulle due società, che al momento non risultano indagate. L’intento è di interrompere i collegamenti tra gli ultras e le loro attività illecite e le due società calcistiche.

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