Milano è al centro dell’attenzione per una serie di eventi che stanno sconvolgendo la vita quotidiana della città.
Uno di questi eventi è la manifestazione denominata “Di Milano si Muore“, che si è svolta il 21 settembre per sensibilizzare sul tema della sicurezza ciclistica e pedonale.
Il principale messaggio dei partecipanti ai flash mob è chiaro: “Ripartire al giusto ritmo.” Questo significa richiedere un limite di velocità in città di 30 km/h e promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile.
La città ha visto un aumento delle vittime, con 5 ciclisti e 8 pedoni morti dall’inizio dell’anno, e questa manifestazione è un tentativo di porre fine a questa strage su due ruote.
Le richieste avanzate durante la protesta includono la creazione di “strade scolastiche” presso tutte le scuole e la promozione di una Milano più ciclabile per tutti, con la fine del parcheggio selvaggio e il ritorno delle domeniche a piedi.
La manifestazione ha coinvolto diverse associazioni che promuovono la mobilità sostenibile, e l’obiettivo è quello di bloccare temporaneamente i punti nevralgici della città per attirare l’attenzione sulle esigenze di sicurezza ciclistica e pedonale.
In un periodo caratterizzato da crescenti preoccupazioni per la sicurezza stradale e l’ambiente, “Di Milano si Muore” cerca di dare voce a un cambiamento cruciale nella città, spingendo verso una Milano più sicura e sostenibile.