L’assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, ha annunciato attraverso un post sui social pubblicato nella giornata di ieri 17 aprile che la vasca contro le esondazioni del fiume Seveso dovrebbe essere completata entro la fine del 2023.
Questo dovrebbe dunque risolvere il problema degli allagamenti causati dal Seveso nelle strade di Niguarda a Milano e non solo.
L’assessore Marco Granelli ha dichiarato di aver visitato il cantiere insieme alla sua collega Elena Grandi, dirigenti comunali, MM e l’impresa. Nonostante i molti mesi passati dal luglio 2020, Granelli ha espresso soddisfazione per l’avvicinarsi della conclusione dei lavori, nonostante gli ostacoli causati dal Covid e dagli aumenti dei costi dei materiali e dell’energia dovuti alla crisi internazionale.
Granelli ha anche affermato che continueranno a monitorare i lavori e che sarà importante esercitare pressioni su Regione Lombardia e AIPO per assicurare la completa realizzazione delle altre vasche e del sistema di governo complessivo.
Inoltre, ha sottolineato la collaborazione con il Parco Nord per completare le aree acquistate con le risorse del progetto della vasca. Infine, Granelli ha evidenziato l’importanza della prima vasca del sistema (scolmatore e altre vasche) per la protezione definitiva di Niguarda e degli altri quartieri di Milano, dopo oltre 40 anni di attesa, molte parole e più di 100 esondazioni.
Fin dall’inizio dei lavori, i cittadini hanno espresso proteste e critiche riguardo all’abbattimento di una porzione di bosco nel Parco Nord, situato tra Milano e Bresso, al fine di creare una vasca di contenimento che prevenga gli allagamenti causati dal fiume Seveso a Milano. In effetti, i comitati No Vasca e Amici del Parco Nord si sono opposti fin da subito alla decisione del Comune di Milano e della Regione Lombardia di installare la vasca nei pressi di un complesso residenziale abitato da circa 2mila persone.
In particolare, questi comitati sono preoccupati per gli anni di lavori necessari per la realizzazione della vasca e soprattutto per il lago che verrà creato come punto di raccolta per l’acqua di uno dei fiumi più inquinati d’Europa, dove confluiscono le fogne del Nord Milano.