Insegne spente, interruzione dei frigoriferi (dove si può) ed elettrodomestici impiegati in modo oculato.
Gli esercenti milanesi ripensano alla gestione avuta fino a questo momento.
In seguito alla recente chiusura del gruppo Caroli Hotel con il licenziamento di tutti i dipendenti, Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, decide di lanciare l’allarme: “Il peso delle bollette energetiche sta diventando insopportabile, a dicembre se continuiamo così potrebbero influire anche per il 20% sul fatturato”. Inoltre, evidenzia “molti hotel milanesi, con questi rincari, potrebbero decidere di sospendere le attività nel periodo natalizio come stanno già facendo in questi giorni, anticipando le chiusure, diverse strutture in altre zone di Italia”.
Luigino Poli, general manager del Poli hotel di Milano e vicepresidente Federalberghi, ha rivelato di aver realizzato importanti investimenti nel suo hotel: sono state sostituite le caldaie e la gestione dell’acqua e dei condizionatori è più efficiente. Tuttavia, i risparmi in bolletta sono stati inferiori alle aspettative.
I commercianti stanno perdendo ottimismo. Secondo un sondaggio di Confcommercio, il 15% di loro, a fronte dei rincari energetici, prevede la chiusura dell’attività, il 10%la sospensione temporanea, l’8% la cassa integrazione.
Per i titolari dei ristoranti la parola d’ordine è ottimizzare. Il forno viene portato alla massima potenza per cucinare i piatti che hanno bisogno delle alte temperature, poi si passa agli altri. Prezzi record anche per l’olio, da 1,20 a 4 euro al litro. Disattivato un frigorifero su tre, luci nei laboratori accese per metà e insegne sospese.
Sale la preoccupazione: necessario individuare misure utili a salvaguardare aziende, attività e lavoratori quanto prima.
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