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Nella tarda mattinata di mercoledì 13 luglio un avvocato di 49 anni è morto precipitando nel vuoto dal settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano.
Il corpo si trova nel cortile interno, dal lato di via Manara, vicino alle aule del Tribunale del Riesame. Sono stati alcuni dipendenti degli uffici giudiziari a dare l’allarme. Sul posto sono arrivati i medici e i paramedici del 118, ma purtroppo per l’uomo non c’è stato più nulla da fare. Gli operatori sanitari hanno accertato il decesso.
Secondo le prime indiscrezioni sembrerebbe che si sia trattato di un gesto estremo. Il professionista avrebbe lasciato un biglietto in cui spiegava i motivi del gesto. All’origine potrebbero esserci motivi economici.
Sul caso stanno indagando i carabinieri del comando provinciale di Milano.
Sul posto, sono arrivati Francesca Nanni, procuratrice generale e Marcello Viola, capo della procura.
Viola sottolinea: “E’ una persona estranea all’ambiente giudiziario. Al momento l’ipotesi prevalente è quella del suicidio, ma sono in corso delle verifiche, anche per capire da quale piano sia precipitato. Sembrerebbe dal settimo. Abbiamo appena avuto le sue generalità”.
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