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Dopo l’ennesimo episodio di vandalismo nel luogo simbolo della Resistenza meneghina scoppia la polemica tra il sindaco Beppe Sala e l’Anpi.
Nella notte tra sabato 9 e domenica 10 luglio ignoti hanno imbrattato con scritte i muri e le scalinate della Loggia dei Mercanti, il memoriale meneghino dedicato ai partigiani. Nella mattinata di lunedì 11 luglio le squadre di intervento del comune hanno provveduto alla cancellazione delle scritte e al ripristino dei luoghi. Purtroppo è già ricomparsa una nuova scritta: uno scarabocchio sopra la riproduzione dell’introduzione a ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi.
L’associazione dei partigiani lamenta la mancata installazione delle telecamere promessa dal Comune lo scorso febbraio. Il sindaco Salarisponde: “Noi ci prendiamo la nostra parte di colpa, ma la responsabilità dell’Anpi è che per tanti anni ha immaginato un luogo che non potesse essere toccato. Ogni volta che si proponeva un intervento la risposta era che si cambia l’immagine, si svilisce il senso del luogo e così via.
Io non ho mai visto un progetto presentato dall’Anpi in questi anni”.
Secondo il sindaco le telecamere servono per ricostruire chi è stato, ma non c’è un sistema che permette d’intervenire di fronte a un alert di una telecamera. “Ora serve una protezione fisica e spero che a questo punto anche l’Anpi concordi”, sottolinea.
Roberto Cenati, presidente provinciale dell’Anpi, afferma: “Non ritengo che l’Anpi abbia responsabilità sul decoro, la tutela e la sicurezza di un luogo così importante per Milano. Nel corso degli anni abbiamo contribuito alla riqualificazione con tre donazioni onerose. Concordo con la proposta del sindaco di prevedere qualche forma di recinzione e protezione fisica, che noi abbiamo già sollecitato ma che è stata respinta dalla Sovrintendenza”.
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