Argomenti trattati
Secondo Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ci sono le condizioni per dichiarare lo stato di emergenza: la siccità sta devastando il territorio italiano.
Nel frattempo, Coldiretti scrive al Presidente del Consiglio Mario Draghi: “A fronte di una crisi idrica la cui severità si appresta a superare quanto mai registrato dagli inizi del secolo scorso, chiediamo che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nei territori interessati, tenuto conto del grave pregiudizio degli interessi nazionali”. Con queste parole il presidente della Coldiretti Ettore Prandini chiede l’intervento del sistema della Protezione civile per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico.
Con l’arrivo di Caronte le temperature potrebbero superare i 40 gradi. Il livello idrometrico del fiume Po si trova in una situazione da ‘semaforo rosso’: le regioni potrebbero valutare la possibilità di ordinanze per razionare l’acqua al Nord.
Coldiretti evidenzia: “Le alte temperature rendono più difficile la situazione nei campi, dove manca l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni che si trovano in una situazione di stress idrico che mette a rischio le produzioni in buona parte del Paese, in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate“.
Luigi Mariani, docente di Agrometeorologia dell’Università degli Studi di Brescia e di Storia dell’Agricoltura alla Statale di Milano, ha segnalato che il 2022 è il 37° anno meno piovoso dal 1764. L’anno meno piovoso in assoluto è stato il 1990, quando su Milano dal 1° ottobre 1989 al 31 maggio 1990 caddero solo 147 millimetri di pioggia. Negli ultimi due secoli, invece, parlando di anni più caldi, la classifica vede in vetta il 2018, il 2020, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003.
LEGGI ANCHE: Caldo record a Milano: l’acqua della Darsena salverà le coltivazioni