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La ciclabile di corso Buenos Aires compie due anni: transiti in aumento per chi si sposta da piazza Oberdan lungo tutta la via.
Dal 25 al 30 aprile si contano 8.803 passaggi al giorno nei feriali contro 6.540. Attualmente, corso Buenos Aires è occupato per il 50% da automobili, per il 27% da biciclette, per il 23% da scooter e moto. Guia Biscaro, coordinatrice tecnica di Fiab Milano Ciclobby, chiarisce: “Credo che ogni ciclista di Milano si ricordi bene cosa significasse fare lo slalom tra le auto in corso Buenos Aires“.
Arianna Censi, assessore alla Mobilità, sottolinea che la bicicletta sta diventando un mezzo di trasporto alternativo alla macchina. Ovviamente, il tracciato preferenziale ha incentivato notevolmente questo passaggio. Il Comune è al lavoro per riequilibrare gli spazi su tutto il corso. I disegni definitivi non ci sono ancora, ma l’amministrazione è aperta ad un confronto con tutti coloro che hanno interesse sulla viabilità della zona.
Inoltre, alcune settimane fa si è tenuta una riunione con i negozianti; Gabriel Meghnagi, presidente di Asco Baires, spiega: “Abbiamo spiegato di essere favorevoli alla rimozione dei parcheggi su tutto il corso, eccetto quelli per disabili, taxi e i posti riservati davanti agli alberghi“.
L’obiettivo di Palazzo Marino è quello di far traslocare la sosta dei furgoni per il carico e scarico delle merci nelle vie limitrofe, ma i commercianti si oppongono.
Biscaro puntualizza: “Corso Buenos Aires è un’arteria commerciale e secondo noi bisognerebbe arrivare ad una forma di chiusura quasi totale al traffico privato, ad esclusione dei residenti”.
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