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Nella giornata di sabato 2 luglio la facciata del Pirellone verrà illuminata con i colori arcobaleno in vista del Pride.
La facciata di palazzo Pirelli si accenderà nelle serate e nelle notti dell’1 e 2 luglio. Inoltre, un rappresentante di Regione Lombardia parteciperà formalmente al gay pride indossando la fascia istituzionale. È quanto prevede la mozione approvata con voto segreto in Consiglio regionale (39 i favorevoli e 24 i contrari).
La mozione è stata presentata da Simone Verni -Movimento 5 Stelle- che ha affermato: “Un gesto simbolico ma capace di rappresentare una vicinanza tangibile, un segnale verso l’allargamento dello spettro delle tutele e dei diritti di tutti i cittadini lombardi, specialmente di chi, ancora oggi, è vittima di discriminazione e violenza determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”.
Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, ha dichiarato che il voto segreto ha consentito di approvare largamente una mozione “in cui si chiede anche una presenza istituzionale all’evento”. L’anno scorso, la stessa proposta era stata bocciata dal Consiglio regionale della Lombardia: Lega e centrodestra non intendevano essere al fianco di tutti nella manifestazione che chiede solo diritti e libertà d’espressione.
Bocci conclude: “Quest’anno anche regione Lombardia celebrerà la festa dei diritti, della diversità e dell’inclusione a fianco della comunità Lgbtq+”.
Silvia Scurati, consigliere leghista, ha rivendicato il suo voto contrario. “La richiesta di illuminare la facciata del Pirellone e la partecipazione formale al Pride è una inutile ostentazione che nulla ha a che fare con la difesa dei diritti civili“, ha sottolineato.
Secondo Scurati il Pride è “un’esibizione di pessimo gusto” che rappresenta solo la parte estremista degli omosessuali “che ha come obiettivo offendere e insultare simboli e valori cristiani, ma anche le forze politiche che non si riconoscono in questa volgare passerella”.
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