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La stretta sulla movida di corso Garibaldi è stata preservata.
Secondo l’ultima sentenza del Tribunale amministrativo della Lombardia l’ordinanza del sindaco Beppe Sala è efficace, pertanto, prosegue il divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande dalle ore 22 alle 6 e l’utilizzo di dehor e tavolini esterni da mezzanotte alle 6.
L’inasprimento interessa i locali di largo La Foppa e del tratto di corso Garibaldi compreso tra via Moscova e via Marsala.
La vicenda riguarda la battaglia degli inquilini del condominio al civico 104 “per fronteggiare la situazione di intollerabile inquinamento acustico“ provocata dai clienti di bar e pub che si ammassano in pochi metri quadrati.
Alla fine del 2019 il Tar aveva accolto il ricorso dei residenti. Successivamente, l’amministrazione aveva intrapreso un percorso di dialogo con gli esercenti per trovare una soluzione. La pandemia di Covid, il coprifuoco e i vari lockdown avevano momentaneamente eliminato il problema, ma nell’estate del 2020 la questione si era ripresentata.
Nel mese di novembre il Comune aveva deciso di vietare alcol e tavolini all’esterno da mezzanotte alle 6 nei weekend. Nel maggio 2021, invece, i residenti avevano ‘costretto’ il primo cittadino a un’ulteriore stretta: il divieto, infatti, venne anticipato alle ore 22 per l’asporto, per tutta la settimana. I cittadini, non soddisfatti, si rivolsero nuovamente ai giudici, pretendendo che lo stesso limite d’orario venisse esteso anche ai tavolini all’aperto.
I giudici, dopo aver respinto il ricorso dei cittadini, sancirono la validità dell’ordinanza più severa, confermandola. I legali di Palazzo Marino hanno dichiarato l’inammissibilità dell’impugnazione “per sopravvenuta carenza di interesse“, ritenendo che la sentenza favorevole agli esercenti avesse assorbito tutto il pregresso, cancellandone la validità e facendo tabula rasa.
Secondo il collegio presieduto da Domenico Giordano: “L’annullamento della sentenza 2054 del 2020 non ha travolto il giudizio di ottemperanza, che deve proseguire perché si tratta di dare esecuzione alla sentenza del Tribunale numero 1979 del 2019, pronunciata sull’inerzia dell’amministrazione“.
Dal punto di vista dei giudici, l’ordinanza di giugno assicura “un’adeguata e ragionevole composizione degli interessi in gioco”. Garantito il diritto al riposo degli abitanti e la tutela dell’esercizio dell’attività d’impresa da parte dei titolari degli esercizi commerciali. Fino alla prossima sentenza, gli orari di corso Garibaldi sono differenziati rispetto a tutte le altre zone del capoluogo lombardo.
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