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Il New York Times ha definito Milano “la capitale italiana dell’edilizia verde“.
Un edificio si definisce sostenibile quando la struttura progettata è in grado di minimizzare l’impatto sull’ambiente in termini di materiali, tecniche di costruzione utilizzate, ma anche in termini estetici e di prestazioni energetiche.
L’obiettivo è quello di misurare l’impatto ecologico di un manufatto edilizio e di ridurlo in modo sensibile durante il suo intero ciclo di vita. Fondamentale una selezione accurata di materiali e uno studio approfondito dell’aspetto legato all’assorbimento energetico degli edifici.
L’edificio diventa un organismo olistico, in grado di relazionarsi con l’ambiente circostante, riducendo le proprie emissioni inquinanti.
Nell’ambito della sostenibilità degli edifici è possibile valutare numerose variabili:
Stefano Spremberg, immobiliarista e imprenditore, afferma: “Il concept della filosofia legata al green building si basa sulla presa di coscienza dell’alto livello di inquinamento che caratterizza il nostro pianeta, così come delle sue scarse risorse idriche e della problematica dei cambiamenti climatici”.
I vantaggi di un’edilizia sempre più green sono numerosi, infatti, vi è una concezione di assoluto rispetto che sta alla base di questa nuova modalità del costruire e soprattutto concrete prospettive di risparmio.
Ovviamente ne consegue un maggior rispetto per il pianeta. Spremberg precisa: “Gli edifici green sono considerati sempre più appetibili nel mercato immobiliare, grazie all’elevato comfort abitativo e all’eccellente efficienza energetica che li contraddistingue”.
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