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La siccità di quest’inverno sembra non dare tregua a Milano: l’aria secca risveglia gli incendi.
L’emergenza climatica sta sconvolgendo il territorio. Nella notte tra lunedì 7 e martedì 8 febbraio, l’incendio nel Parco delle Groane ha carbonizzato diversi ettari di bosco. Il rogo, alimentato dal vento e dalla grave siccità, si è propagato in modo brusco ed inaspettato anche tra i comuni brianzoli di Cogliate, Misinto, e Ceriano Laghetto (Monza). Inoltre, è necessario evidenziare che le acque del fiume Po si sono abbassate ai livelli di Ferragosto.
L’incendio è stato domato dalle otto squadre inviate sul posto, alle quali si sono aggiunti altri equipaggi arrivati da Milano, Como e dalla vicina Saronno (Varese). Nessuna certezza sulle cause del rogo. Tuttavia, è evidente che l’incendio abbia confermato i rischi previsti nei giorni scorsi da Regione Lombardia, la quale, aveva diramato un avviso esplicito in riferimento alla possibilità di incendi generata dalla siccità e dal vento.
Le temperature primaverili allontanano nuvole e pioggia. Secondo i meteorologi l’anticiclone sull’Europa sta bloccando le perturbazioni. Le ultime precipitazioni, a Milano e in Lombardia, risalgono al 5 gennaio scorso. Solo le forti raffiche di vento di lunedì 7 febbraio sono riuscite a riportare il PM10 appena sotto la soglia d’allarme dei 50 microgrammi per metro cubo.
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