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Il sindaco di Milano Giuseppe Sala annuncia sui social: “Milano, città dalle mille luci, dalle 20 alle 21 si spegnerà attraverso due dei luoghi più rappresentativi, Palazzo Marino e il Castello Sforzesco“.
Sala chiarisce: “Lo facciamo per aderire all’iniziativa dell’Anci contro l’aumento dei costi dell’energia. Un rincaro che incide negativamente sui bilanci degli enti locali limitando la possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Al Governo chiediamo ascolto e misure per il bene delle nostre comunità”.
Numerose le adesioni alla protesta simbolica che vedrà spente piazze e luoghi simbolici dei Comuni italiani per opporsi al caro bolletta. In tutta la penisola, le associazioni regionali hanno accolto l’invito di Antonio Decaro, presidente Anci; qualora il governo non intervenga con ristori adeguati il rischio di “tagli ai servizi essenziali” si fa sempre più concreto.
Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia, scrive sui social: “C’è il grande tema dell’equilibrio di parte corrente dei bilanci dei comuni. Oggi messo pesantemente in discussione dagli straordinari incrementi dei costi delle materie prime e dell’energia che, oltre che su famiglie e imprese, si abbattono anche sui Comuni in modo molto pesante”. Doveroso l’appello ai parlamentari e agli esponenti del Governo.
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