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Nella mattinata di giovedì 11 novembre, i cittadini del coordinamento San Siro e la rete dei comitati milanesi si sono ritrovati fuori da palazzo Marino in segno di protesta contro la decisione dell’abbattimento dello stadio Meazza.
Irrevocabile la decisione di Sala: San Siro lascerà il posto al nuovo stadio di Milano, il quale nascerà sul Parco dei Capitani. I partecipanti del flash mob hanno deciso di indossare magliette gialle e bianche, mostrando dei cartellini gialli per ‘ammonire’ la giunta.
I manifestanti hanno scritto sui cartellini 23 ragioni per dire no al nuovo stadio, tra cui “Distruzione monumento di fama mondiale“, “mancato introito canone per 7 milioni annuo”, “7 anni di inquinamento per demolizione stadio” e “trattativa con società squadre in uscita”.
Gabriella Bruschi, presidente del comitato, ha dichiarato “Seguiremo tutte le strade: il dibattito pubblico, il referendum e il ricorso legale. Le proveremo tutte pur di non far demolire la Scala del calcio”. Infine, ha aggiunto: “Stiamo studiando che tipo di referendum proporre e con quale quesito. Stiamo valutando con i nostri legali anche un ricorso al Tar. Questo progetto è un insulto al bene pubblico, i terreni di cui parliamo sono del Comune, non di Milan e Inter“.
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