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Arriva il preavviso per il sedicesimo corteo contro il green pass a Milano: l’ipotetico percorso preannunciato profuma di sfida.
Il percorso richiesto contemplerebbe corso Buenos Aires, una delle principali vie dello shopping meneghino, oltre alla sede della Camera del Lavoro in corso di Porta Vittoria e la sede di “Libero” in viale Majno, Infine il corteo concluderebbe la sua marcia davanti alla sede di Regione Lombardia. Tra giovedì 4 e venerdì 5 verrà effettuata una mediazione tra le forze dell’ordine e gli organizzatori no green pass, con la speranza che nella giornata di sabato 6 entrambe le parti rispettino i patti.
Il prefetto, Renato Saccone, dichiara: “È confermata la linea dell’interlocuzione con i promotori “della manifestazione” e al tempo stesso della migliore salvaguardia delle attività della città, e in tal senso sarà rilevante il percorso”. A quanto pare, gli appelli per evitare l’ennesima paralisi cittadina sono evaporati. I No Green Pass definiscono “vergognosi gli appelli di Confcommercio” e lasciano trapelare la volontà di sfidare chi chiede di tenere in considerazione le esigenze della città.
Nel frattempo, Confcommercio tiene alta l’attenzione sulle perdite economiche dovute ai cortei. Secondo le stime, la perdita di fatturato degli esercenti del corso e del centro storico -in tre sabati consecutivi- è stata pari a 10 milioni su 37. I vertici dell’organizzazione di rappresentanza puntano a trovare la soluzione per evitare ricadute sui commercianti, anche in vista del Natale.
Dal mese di settembre, il Green Pass è diventato obbligatorio per entrare negli esercizi pubblici al chiuso. Ad oggi le contravvenzioni agli esercizi che non hanno effettuato i dovuti controlli sono 15. Alcune aziende di Milano e provincia, invece, hanno sanzionato i dipendenti per aver violato la normativa: una sessantina le segnalazioni giunte in prefettura.
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