Nonostante il lockdown nel 2020 l'inquinamento atmosferico è fuorilegge a Milano secondo il report di Legambiente.
L’inquinamento atmosferico registrato a Milano nel 2020 è stato fuorilegge, secondo il report di Legambiente: un dato che allerta molto se si pensa che i limiti sono stati superati nonostante il lockdown.
Inquinamento: limiti superati nonostante il lockdwon
Diventa sempre più un obiettivo di tutti diminuire l’inquinamento atmosferico a Milano, dove secondo Legambiente nel 2020 sono stati superati i livelli suggeriti dall’Oms.
“A Milano è stato superato quello che sarà il nuovo valore medio annuale suggerito dall’Oms per il biossido di azoto (NO2), ossia 20 microgrammi per metro cubo (μg/mc)”. A Milano è stato infatti toccato il livello di 39 μg/m3, questo nonostante il biossido di azoto sia direttamente collegato al traffico e a Milano, come in tutta Italia, c’è stato il lockdown.
Secondo Legambiente restano “le auto la fonte principale di inquinamento in città” in particolare le “emissioni fuorilegge delle vetture diesel” molto più inquinanti ma ugualmente in circolazione anche durante il lockdown per permettere ai cittadini di spostarsi in modo autonomo, più sicuro da un punto di vista del contagio. Tuttavia secondo Legambiente sono proprio questi motori a “a causare un aumento della mortalità”. Solo a Milano infatti lo scorso anno sono morti oltre 2000 persone a causa dello smog.
Misure forti contro lo smog
E’ per questo motivo che Legambiente ha chiesto che venga subito emesso il blocco della circolazione dei diesel euro 4, euro 5 e delle auto a benzina euro 1, come previsto nell’accordo tra Governo e le regioni della Pianura Padana, l’area più inquinata d’Europa. Secondo Legambiente siamo“indietro sulle azioni da mettere in campo per ridurre l’inquinamento atmosferico. Basta deroghe, quindi, servono misure più coraggiose e concrete a partire da mobilità sostenibile e uso dello spazio pubblico per avere più clean city, città pulite e più vivibili. Non si sprechino le risorse economiche in arrivo dall’Europa.”
Sembra allora strategico e funzionale per questo proposito il Piano Aria Clima approvato dal comune di Milano e che è partito con l’introduzione del divieto di fumo. Attenzione però, come ricorda Legambiente, i piani sono “puntualmente elusi e aggirati localmente pur di non dover prendere decisioni impopolari”. Dunque non si cada nell’errore di fare un piano e di non verificarne l’applicazione.