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Occupazione al Liceo Manzoni di Milano: il sostegno del quartiere

Il quartiere risponde all'occupazione del Liceo Manzoni di Milano sostenendo gli studenti con brioche, pizze e coperte.

occupazione liceo manzoni milano
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Gli studenti occupano il Liceo Manzoni in segno di protesta contro la dad e i prof sostengono l’iniziativa portando brioche, pizze e coperte. Un’occupazione durata solo una notte, un gesto simbolico, ma che ha scosso la solidarietà del quartiere, dove evidentemente manca l’allegria che portavano gli studenti.

Studenti occupano il Manzoni: solidarietà dei prof

Occupazione al Liceo Manzoni di Milano da parte degli studenti che fanno parte del Collettivo Manzoni. Una protesta per sottolineare il loro no alla dad, come molte altre proteste realizzare dagli studenti in tutta Milano.

Così gli studenti si sono posizionati li nel cortile della scuola, tutti distanziati e con le mascherine.

Vogliamo ribadire il nostro dissenso contro le continue decisioni e promesse fasulle che vengono fatte ogni giorno nei nostri confronti. Come studenti e studentesse è ormai da fin troppo tempo che veniamo trascurati/e, poiché in Italia la scuola non è assolutamente al primo posto tra le priorità. Chiediamo protocolli univoci e chiari che propongano soluzioni reali per migliorare la situazione in cui ci ritroviamo da quasi un anno. Non ci fermeremo finché la scuola non sarà resa un posto migliore e finché non verrà riaperta IN SICUREZZA.” spiegano gli studenti tramite la pagina del Collettivo Manzoni.

La Preside ha dovuto richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per sgomberare l’edificio, ma con educazione alcuni studenti, supportati anche dai genitori arrivati sul posto, ha chiesto di poter restare a scuola per una notte. Un gesto simbolico, per completare l’occupazione e sperare di essere ascoltati dalle istituzioni.

La risposta del quartiere

Il quartiere nel mentre non è riuscito a restare indifferente. Anche loro d’altronde sentono la mancanza della loro presenza. Così un bar ha deciso di inviare ai ragazzi dei cornetti al loro risveglio. Un secondo bar in via Orazio invece ha portato loro delle focacce per pranzo.

Poi sono passati fuori scuola anche i loro professori. Insomma una solidarietà diffusa, che arriva anche sui social, la nuova piazza di ritrovo digitale, che mostra quanto siano a cuore a tutti le problematiche degli studenti.

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