Prima notte di coprifuoco a Milano, forte senso di responsabilità e la speranza di riuscire a contenere i contagi con questa misura.
Quella tra il 22 e il 23 ottobre è stata la prima notte di coprifuoco a Milano. La città si chiude, dalle 23:00 alle 5:00, per sconfiggere il nemico comune: il Coronavirus. Nel pomeriggio infatti l’Ats di Milano ha riportato al Sindaco Sala la situazione dei contagi, in rapido aumento. Il coprifuoco è una delle prime azioni messe in campo dal Sindaco e dalla Regione Lombardia, per abbassare i contagi e contenere la seconda ondata. Vediamo come è andata la prima notte di coprifuoco.
La prima notte di coprifuoco a Milano
Senso di responsabilità e speranza, sono queste le emozioni che regnano la sera della prima notte di coprifuoco a Milano. I ristoranti e i bar chiudono in anticipo, mentre le strade erano giù vuote da un po’. Pochissime le persone che sono rimaste in strada fino alle 23:00. Dopo le 23:00 sono scesi in strada i netturbini a pulire le strade, probabilmente per la prima volta facilitati nel loro lavoro, ma a caro prezzo. Poi la polizia locale, tante le squadre che hanno sorvegliato la città affinché la nuova ordinanza venisse rispettata. In supporto anche i Carabinieri che commentano: “La nostra presenza in strada è per verificare il rispetto della normativa, ma la presenza dei Carabinieri in strada è anche una forma di sostegno e di aiuto”. E di fatti è così, ci si ritrova tutti uniti nella speranza di farcela e di riuscire a contenere questa seconda ondata, affinché non si ripresentino le scene di marzo. Milano ci crede, spera che il coprifuoco possa servire a scongiurare un lockdown. Nel mentre il pomeriggio del 22 ottobre il sindaco Sala aveva incontrato l’Ats di Milano che ha suggerito di applicare metodi ancora più stringenti, perché, allo stato attuale, è difficile verificare il tracciamento dei contatti.