La Assessora Terzi chiede alla Ministra Azzolina di applicare gli ingressi scaglionati a scuola per alleggerire la pressione sui mezzi pubblici locali
L’Assessora alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, chiede al Ministero dell’Istruzione di introdurre gli ingressi scaglionati a scuola così da alleggerire il trasporto pubblico locale. E’ diventata infatti virale la foto che ritraeva la folla di passeggeri accalcata alla fermata Cardona della Metro Rossa. Folla che sembrerebbe essere aumentata proprio con la partenza della scuola. La dichiarazione dell’Assessora.
Ingressi scaglionati a scuola la proposta di Terzi
Con la curva dei contagi che aumenta e la necessità di evitare gli assembramenti, diventa fondamentale risolvere un problema che è sotto gli occhi di tutti: gli assembramenti che si creano sui mezzi pubblici.
“Chiediamo al Ministero dell’Istruzione di attivarsi affinché venga potenziato lo scaglionamento degli orari di entrata e uscita da scuola, in maniera specifica per le ultime classi delle scuole superiori — ha dichiarato attraverso una nota l’Assessora Terzi —. In questo modo è possibile alleggerire la pressione sul trasporto pubblico locale, che però, va detto, registra un tasso di frequentazione assolutamente nei limiti dell’80% previsti dal Cts. Da parte di Regione Lombardia e in particolare delle Agenzie TPI è stato fatto il possibile per rimodulare il servizio, ma è chiaro che serve un’azione più incisiva da parte del Governo — ha continuato la Terzi —. Come Regioni è dallo scorso maggio che chiediamo maggior attenzione sul tema al Ministro Azzolina: non è corretto lasciare la responsabilità unicamente sulle spalle dei dirigenti scolastici“. Infatti, nonostante Atm abbia messo in campo una serie di strategie per evitare il contagio a bordo, e contingentare gli ingressi alle stazioni per rispettare la norma anti-covid che impone di viaggiare raggiungendo solo 80% della capienza, a bordo come nelle stazioni dei mezzi pubblici è evidente che la norma non si riesce ad applicare, anzi si creano di continuo assembramenti, soprattutto da quando è iniziata la scuola. Un problema che non può passare inosservato in questo momento storico.