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Milano Marathon 2020, tre ong si sfilano: “Lo sponsor è inaccettabile”

Animal Equality, LNDC-Animal Protection e Il Rifugio degli Asinelli Onlus si sfilano dalla Milano Marathon 2020: lo sponsor è inaccettabile.

milano marathon 2020 ong
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La Milano Marathon 2020 ha scelto come sponsor principale della staffetta dedicata alle aziende non profit Rigamonti Salumificio Spa. L’azienda è leader nella produzione di salumi nonché collegata a una multinazionale brasiliana coinvolta in scandali e deforestazione. Per Animal Equality, LNDC – Animal Protection e Il Rifugio degli Asinelli Onlus, la scelta è inaccettabile: le ong non partecipano alla Milano Marathon 2020.

Milano Marathon 2020: protestano tre ong

Le organizzazioni per la protezione degli animali Animal Equality, LNDC – Animal Protection e Il Rifugio degli Asinelli Onlus avrebbero dovuto partecipare alla Milano Relay Marathon 2020. Trattasi di uno dei più importanti eventi sportivi in Italia organizzato da RCS Active Team e RCS Sports & Events, la maratona di Milano è infatti diventata anche un grande evento di raccolta fondi. Atteso per il 5 aprile 2020 si configura come un’occasione speciale per l’organizzazione di una staffetta di beneficenza riservata alle organizzazioni non profit. Ma la scelta del main sponsor del 2020 non è piaciuta alle ong.

Da semplice sponsor insieme a tanti altri, segnala Animal Equality, la Milano Marathon ha deciso di scegliere Rigamonti Salumificio Spa come title sponsor proprio della Relay Marathon. Da qui deriva infatti il nuovo nome “Rigamonti Relay Marathon”. Si tratta di un’azienda del settore agroalimentare produttrice di carne e di bresaola equina. Rigamonti è inoltre un’azienda italiana che nel corso degli ultimi mesi è stata spesso citata in relazione a JBS, una multinazionale brasiliana coinvolta in numerosi scandali e che controlla direttamente proprio Rigamonti.

Animal Equality

Come ha specificato Animal Equality, “molti cittadini non sanno che quando parliamo di bresaola non parliamo di un prodotto interamente italiano”. La maggior parte della carne utilizzata per la produzione della bresaola e dei prodotti venduti da Rigamonti provengono infatti dal Brasile. JBS macella milioni di bovini e, nello specifico, lo zebù, una razza bovina allevata intensivamente proprio in Brasile.

Numerose inchieste giornalistiche e giudiziarie italiane e internazionali rivelano che la provenienza di questi bovini brasiliani non viene comunicata in modo trasparente. Una volta esportati all’estero, questi prodotti permettono di cancellare il collegamento con le aree deforestate dagli incendi che stanno devastando l’Amazzonia per fare spazio proprio a nuovi allevamenti intensivi, distruggendo l’ecosistema e danneggiando animali e popolazioni locali. Animal Equality, tra l’altro, è stata una delle organizzazioni internazionali che hanno mostrato con video e inchieste l’impatto del sistema di produzione intensivo sull’Amazzonia tra agosto e ottobre 2019.

Il motivo

“La selezione di un simile sponsor da parte del gruppo RCS è inaccettabile“, hanno spiegato dalla ong. Tra i motivi che hanno spinto a rinunciare all’evento, inoltre, di è “la tragedia ambientale che è la deforestazione dell’Amazzonia”, oltre “all’atroce sofferenza inflitta ogni giorno a migliaia di animali nella filiera produttiva Rigamonti”. Dunque, “il nostro ritiro dalla Milano Marathon è l’unica presa di posizione possibile. Vuole onorare anche tutti quegli attivisti che in Brasile rischiano la propria vita in prima persona per difendere questo importante patrimonio dell’umanità e tutti gli animali di cui è casa”, ha detto Alice Trombetta, General Manager di Animal Equality Italia.

LNDC Animal Protection

Anche l’ong LNDC Animal Protection ha rinunciato alla partecipazione alla Milano Marathon 2020. “Abbiamo lavorato tanto a questo progetto perché ci credevamo fortemente – ha detto Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection -, ma questa scelta del title sponsor è stata proprio una doccia fredda. Ovviamente, appena avuta la notizia, ci siamo ritirati dalla Milano Marathon perché l’attività di qualsiasi azienda produttrice di carne – e quindi causa di sfruttamento, sofferenza e morte di animali – è in netto contrasto con i principi della nostra Associazione e con i valori che faticosamente cerchiamo di diffondere”. Inoltre, “il disastro ambientale ed ecologico che viene perpetrato ogni giorno in Amazzonia è chiaramente un altro importante motivo per il quale non possiamo di certo associare il nostro nome a questa Azienda”.

Il rifugio degli Asinelli

Infine, anche una terza ong ha disertato l’evento. “Aver scelto Rigamonti come main sponsor della Relay Marathon di Milano ci ha lasciato a dir poco perplessi. Il Rifugio degli Asinelli è da sempre impegnato a tutelare il benessere degli equidi, ovunque essi si trovino. Rigamonti – invece – annovera tra i suoi prodotti anche bresaola equina, e poiché non abbiamo sufficienti informazioni riguardo alla tutela del benessere degli animali in filiera, non vediamo possibile la nostra partecipazione ad un evento associato a tale azienda”. Inoltre, prosegue Barbara Massa, Europe Regional Director del Rifugio degli Asinelli, “le inchieste giornalistiche e giudiziarie che gravano su JBS, proprietaria di Rigamonti, hanno sollevato più di un dubbio sugli standard etici di tale multinazionale, spingendoci a prendere l’unica posizione possibile in linea con i nostri valori”.

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